Rimini. Torna la paura nel Borgo: «Noi residenti ostaggio di spacciatori e sbandati»

spacciatori-di-debito«QUELLO che è successo l’altra mattina è solo la punta dell’iceberg. La verità è che noi residenti non ci sentiamo per nulla al sicuro». Torna la paura a Borgo Marina dopo il ferimento di un 42enne napoletano, accoltellato dal proprietario della macelleria ‘Rahma’ per questioni, pare, legate ai soldi. L’episodio, verificatasi nella mattinata di domenica, davanti agli occhi di decine di persone, ha ridestato negli abitanti di via dei Mille e di corso Papa Giovanni XXIII le vecchie ansie, che sembravano sparite dopo la maxi – operazione antidroga condotta alla fine del 2013 dalla Polizia municipale di Rimini. «Per un po’ ci siamo liberati degli spacciatori – racconta un’anziana residente – e la situazione nel Borgo sembrava tornata alla normalità.
Di recente però il fenomeno si sta ripresentando, anche se in maniera più celata rispetto a un tempo. Gli spacciatori non operano più alla luce del sole, ma la loro presenza sta pian pian tornando a farsi sentire qui nel nostro quartiere. A questo si aggiunge il solito viavai di sbandati e di ubriachi, che bivaccano in strada ad ogni ora del giorno e della notte. Non vorrei passare per razzista: ma la verità è che la convivenza tra i cittadini stranieri e gli italiani, ormai ridotti a una minoranza, è diventata estremamente problematica». «Quello che è successo l’altra mattina resta un caso isolato – continua un altro residente –, ma dubito che si sarebbe verificato se qui nel Borgo ci fosse stata una vigilanza più stretta. I problemi non sono pochi. Ad esempio ogni mattina sono costretto ad alzarmi prima per ripulire l’ingresso di casa da tutto lo sporco lasciato durante la notte dai soliti sbandati. Sono padre di una ragazzina e ormai non mi fido più a lasciarle attraversare il quartiere da sola».
CHI DA ANNI ha fatto di Borgo Marina il suo campo di battaglia è il consigliere comunale Gioenzo Renzi (Fratelli d’Italia). «Da tempo vado ripetendo che il nostro quartiere si è trasformato in un piccolo ghetto afroasiatico. Prima dell’operazione Kebab Connection, erano state installate delle telecamere di sicurezza aggiuntive, che garantiva un minimo di presidio. Ora quelle telecamere sono state rimosse e qui nel Borgo sta iniziando a ripetersi il vecchio copione. Abbiamo bisogno di una ‘riminizzazione’ di questa parte della città, diventata in questi anni una sorta di zona franca. Per questo servono più controlli: controlli in strada, per evitare che lo spaccio torni a dilagare, controlli negli appartamenti, per combattere il fenomeno del sovraffollamento, e controlli fiscali e burocratrici nei negozi».

Resto del Carlino