L’amministratore delegato del locale (un albanese di 60 anni), che attualmente si chiama Vanilla, situato in via San Salvador a Torre Pedrera, ha fatto subito un passo falso quando, all’atto della presentazione della domanda di inizio attività ha comunicato che avrebbe somministrato anche bevande e alcolici, oltre a voler effettuare attività di intrattenimento.
Gli uomini della squadra della Polizia amministrativa della Questura di Rimini hanno così iniziato a osservare il locale e quel via vai di uomini soli che entrava e usciva dava poco l’idea del circolo sportivo. Dopo aver raccolto ulteriori informazioni e materiale distribuito dal circolo sono entrati in quello strano circolo privato che doveva avere finalità sportive. Ma che di sportivo aveva solo le evoluzioni delle ragazze mentre si esibivano nella lap dance.
All’interno i soliti uomini soli e cinque ragazze che si esibivano in balli sexy. Una di loro, di origini sudamericane, non è risultata in regola con il permesso di soggiorno e le è stato consegnato un provvedimento di allontanamento dal territorio italiano. Le altre quattro, anche se straniere, avevano tutti i documenti in regola.
In seguito ai controlli effettuati dalla polizia, il sindaco di Rimini ha emesso un provvedimento di chiusura immediata del locale.
All’amministratore dell’anomalo circolo sono state contestate numerose irregolarità, tra queste l’assenza delle autorizzazioni per esercitare l’attività di intrattenimento danzante e pubblico spettacolo, la somministrazione di alimenti e bevande (in questo caso è necessario avere l’apprecchio per rilevare il tasso alcolemico.
Le ballerine non sarebbero poi state in possesso del certificato medico necessario a chi svolge lavoro notturno.
Sono in corso ulteriori indagini per accertare eventuali violazioni fiscali (un circolo senza fini di lucro non ha certo la tassazione di un locale notturno), ma anche quelle in materia di sicurezza antincendio.
Un locale dalla vita travagliata quello di via San Salvador, aperto, chiuso e riaperto numerose volte. Questa sotto decise ‘mentite spoglie’. Il resto del Carlino
Gli uomini della squadra della Polizia amministrativa della Questura di Rimini hanno così iniziato a osservare il locale e quel via vai di uomini soli che entrava e usciva dava poco l’idea del circolo sportivo. Dopo aver raccolto ulteriori informazioni e materiale distribuito dal circolo sono entrati in quello strano circolo privato che doveva avere finalità sportive. Ma che di sportivo aveva solo le evoluzioni delle ragazze mentre si esibivano nella lap dance.
All’interno i soliti uomini soli e cinque ragazze che si esibivano in balli sexy. Una di loro, di origini sudamericane, non è risultata in regola con il permesso di soggiorno e le è stato consegnato un provvedimento di allontanamento dal territorio italiano. Le altre quattro, anche se straniere, avevano tutti i documenti in regola.
In seguito ai controlli effettuati dalla polizia, il sindaco di Rimini ha emesso un provvedimento di chiusura immediata del locale.
All’amministratore dell’anomalo circolo sono state contestate numerose irregolarità, tra queste l’assenza delle autorizzazioni per esercitare l’attività di intrattenimento danzante e pubblico spettacolo, la somministrazione di alimenti e bevande (in questo caso è necessario avere l’apprecchio per rilevare il tasso alcolemico.
Le ballerine non sarebbero poi state in possesso del certificato medico necessario a chi svolge lavoro notturno.
Sono in corso ulteriori indagini per accertare eventuali violazioni fiscali (un circolo senza fini di lucro non ha certo la tassazione di un locale notturno), ma anche quelle in materia di sicurezza antincendio.
Un locale dalla vita travagliata quello di via San Salvador, aperto, chiuso e riaperto numerose volte. Questa sotto decise ‘mentite spoglie’. Il resto del Carlino