«Non gli ho dato una spinta, mi sono solo messo in mezzo tra lui e mia moglie quando il commerciante voleva toglierle il cellulare». Si difende, il russo indagato per omicidio preterintenzionale, per la morte di Serafino Sammarini, il 74enne commerciante di Marebello, morto dopo una lite con una coppia di turisti. L’autopsia ha rivelato un trauma cranico, ma per sapere con certezza se è stato il colpo a causare il decesso o è stato invece solo una delle cause, bisognerà attendere l’esito di altri accertamenti che sta effettuando il medico legale. Medico che dovrà visitare anche il russo, il quale sostiene infatti che è stato operato di recente (cammina appoggandosi a un bastone) e ha gravi problemi di osteoporosi.
L’uomo, assistito dall’avvocato Sonia Raimondi, è stato sentito ieri insieme alla moglie dallo stesso sostituto procuratore, Paolo Gengarelli, che sta conducendo l’indagine. Il russo ha raccontato che quella sera aveva atteso la moglie fuori dalla profumeria, lei voleva fotografare una crema da fare vedere alla figlia per sapere se doveva acquistarla. Non sa cosa sia accaduto esattamente, ma stavano andando via quando il titolare del negozio li aveva raggiunti. Era aggressivo, sostiene, e aveva cercato di strappare il telefonino a sua moglie. Lui si era solo frapposto tra i due, ma non ha dato nessuna spinta. L’anziano ha perso l’equilibrio ed è caduto a terra, e lui insieme a un’altra persona l’ha aiutato a rialzarsi. L’altro però era ancora arrabbiato e ha cercato di dargli una testata. L’anziano stava bene, e loro se ne sono tornati in albergo. Il russo ha aggiunto anche che lui non ha molta forza, ha subìto da poco un intervento e ha seri problemi. Il magistrato ha disposto che sia il medico legale a verificare se le dichiarazioni del turista in merito alla sua salute sono vere. Quanto al fatto se quella spinta sia stata data o meno, gli investigatori della Squadra mobile avrebbero risentito il testimone che si trovava seduto ai tavoli esterni del pub accanto e che avrebbe visto l’intera scena. E questo avrebbe confermato che forse non si trattava proprio di una spinta, ma quasi certamente di un gesto per allontanare.
Il russo resta indagato per omicidio preterintenzionale, ma se il magistrato dovesse decidere di non prendere misure restrittive, la coppia potrebbe partire già domani, così come aveva programmato. A fare la differenza saranno certamente i risultati degli approfondimenti fatti dal medico legale. Il Resto del Carlino
