LUNEDÌ era arrivata la prima bocciatura. Mercoledì gli ambulanti erano stati costretti al trasloco. E ieri, a completare la settimana nera degli ambulanti, è arrivata anche la seconda bocciatura del Tar alla richiesta di sospensiva del trasferimento dei banchi. Il tribunale amminisrativo spiega che «non sono documentati profili di pregiudizio grave e irreparabile tali da indurre ad accordare prevalenza all’interesse dei commercianti a mantenere il mercato nella sede storica a scapito dell’interesse pubblico, da ritenersi prevalente, ad avviare i lavori di scavo archeologico e di riqualificazione della piazza Malatesta». La Camera di consiglio ha anche condannato i ricorrenti al pagamento dei 3mila euro delle spese legali. Sentenze acconlte con soddisfazione dal sindaco Andrea Gnassi.
«Con il rigetto della richiesta di sospensiva – commenta Gnassi – si fa ancora più chiarezza intorno a un’iniziativa che ha come fine prioritario il rilancio del centro storico nella sua parte storica e artistica, riportando castello, piazza Malatesta e teatro alle loro funzioni peculiari. Funzioni che riguardano interesse pubblico e capacità attrattiva e non sono certo legate ad asfalto, lamiere e inquinamento. Ciò avviene anche attraverso la valorizzazione e non la penalizzazione del mercato ambulante settimanale che, aggregato intorno al mercato coperto forma un grande e unico ‘iper commerciale naturale’ che già nella giornata del debutto ha mostrato le sue potenzialità, grazie in buona parte al contributo e all’impegno degli ambulanti. In questa prospettiva appaiono ancora più lontani i tentativi di chi ha cercato, per fini diversi e a probabile uso e consumo di un proprio protagonismo, di usare questa vicenda contro gli interessi della comunità riminese. Un tentativo respinto dalla giustizia, dagli stessi ambulanti, oltre che da coloro i quali hanno di Rimini e del suo futuro un’opinione più alta di una mera strumentalizzazione».
IL DOPPIO colpo subito dal tar però non scoraggia gli ambulanti, decisi a non arrendersi al trasferimento. «Rispetto la decisione del Tar, ma non la condivido – replica Andrea Mussoni, avvocato del Comar – Il profilo di illegittimità della deliberazione del consiglio comunale è di evidenza tale che avrebbe dovuto prevalere anche sull’interesse pubblico sotteso al progetto di riqualificazione di piazza Malatesta. L’inconsueta e significativa accezione ‘riservata ogni valutazione sul fumus’ contenuta nell’ordinanza del Tar parla chiaro su tutte le perplessità e le riserve nutrite dal tribunale rispetto all’operato dell’amministrazione ed è destinata a pesare come un macigno sulla scelta di dare esecuzione alla delibera di trasferimento del mercato. Presenteremo comunque istanza di prelievo per abbreviare i tempi del giudizio».
Resto del Carlino