C’È CHI accompagna il figlio a scuola con la Porsche Cayenne, ma poi non si faceva problemi a chiedere al Comune di avere una tariffa ridotta per il bimbo. Tremano adesso i ‘furbetti’ degli asili, ora che la Guardia di finanza ha chiesto a palazzo Garampi tutti i dati per poter fare maggiori accertamenti e indagini. Si tratta di quei riminesi che hanno presentato la domanda per ottenere sconti e le agevolazioni sulle rette di nidi e materne per i figli, ma che risultano avere un tenore di vita diverso dal reddito dichiarato.
DAI CONTROLLI fatti dagli uffici del Comune di Rimini nei mesi scorsi, insieme alla Guardia di finanza e all’università di Trento, risultava infatti come ben 170 famiglie, sulle 1.415 richieste di agevolazioni depositate a palazzo Garampi l’anno scorso, avessero uno stile di vita incompatibile con il reddito dichiarato ai fini di ottenere gli sconti sulle rette. E tra questi c’erano casi piuttosto eclatanti, come la famiglia che gira con la Porsche da 90mila euro, quelle che viaggiano su ‘suv’ dell’Audi e della Bmw, o ancora quelle che possiede tre o più macchine nonostante un reddito dichiarato piuttosto basso. Non è detto che tutti, tra i 170, siano da considerare dei furbetti. Ci sono anomalie che sono al vaglio degli uffici, ma certamente il dato è di quelli che balza agli occhi. E per palazzo Garampi, lo sconto sulle rette dato a chi poi (com’è risultato) non aveva diritto, vale oltre 150mila euro: soldi che ora verranno recuperati.
IL COMUNE è arrivato a questi risultati confrontando i redditi dichiarati con lo stile di vita presunto, individuato tramite una serie di parametri del paniere Istat, incluso proprio il numero e modello di auto possedute. Un lavoro svolto dai funzionari amministrativi dei settore casa, scuola e protezione sociale, in stretta collaborazione con la Guardia di finanza e l’università di Trento. «I nostri uffici – spiega l’amministrazione – dopo aver fatto gli accertamenti, hanno interpellato e incontrato le famiglie, che hanno avuto la possibilità di offrire chiarimenti circa la loro posizione. Ora la documentazione passerà tutta alla Guardia di finanza di Rimini, che l’ha richiesta per poter andare a fondo e accertare ogni singola posizione, mentre le verifiche del Comune di Rimini proseguiranno anche sulle domande presentate per le agevolazioni per nidi e materne per l’anno in corso».
PER IL VICE SINDACO di Rimini Gloria Lisi «in un periodo storico dove è sempre più complesso individuare le risorse per garantire i servizi pubblici, è più che doveroso e etico che queste siano dirette a chi ne ha veramente bisogno e, sopratutto, sia in possesso dei requisiti economici e sociali necessari. Le scelte già fatte di adottare nuovi criteri di congruità nei bandi pubblici vanno in questa direzione, a garanzia dei cittadini onesti e per la dignità del’intera comunità»
Resto del Carlino