C’ERA UNA VOLTA la tredicesima… Per migliaia di lavoratori riminesi, mai come quest’anno la gratifica’ natalizia rischia di restare un miraggio. C’è chi la riceverà a gennaio o febbraio, chi non la vedrà per niente, chi ha dovuto accettare una decurtazione. Perché molte imprese non hanno i soldi per pagare le tasse di questo periodo, figuriamoci allora per le tredicesime. NON A CASO sono letteralmente esplosi i finanziamenti chiesti alle banche dalle aziende, per potersi permettere di dare la tredicesima ai lavoratori. Un dato su tutti, quello di banca Carim. «Siamo passati dai circa 780mila euro erogati ad hoc alle imprese per il saldo della tredicesima nel 2013 conferma Davide Casadei, responsabile del coordinamento commerciale di Carim agli oltre 2,7 milioni di quest’anno, e il dato è ancora provvisorio. È una buona e una cattiva notizia insieme. Buona, perché significa che come Carim siamo stati bravi a leggere’ rapidamente le situazioni delle imprese, intervenendo con finanziamenti mirati e tempestivi per le loro esigenze. Cattiva, perché è il segnale di quanto sia la sofferenza delle aziende, che hanno sempre più problemi di liquidità, specialmente in questo periodo dell’anno». Se Carim e altri istituti di credito hanno messo mano al portafoglio per anticipare i soldi delle tredicesime, anche i consorzi fidi sono stati subissati di richieste per lo stesso motivo. «Negli ultimi mesi conferma Alduino Richard’ Di Angelo, presidente di Ascomfidi abbiamo avuto un incremento di domande di finanziamento, legato proprio al pagamento delle tredicesime, pari al 20%. Le aziende ci chiedono liquidità per pagare i dipendenti, e le tasse. Decine di imprese riminesi si sono rivolte a noi per poter onorare l’impegno coi dipendenti». «LA SITUAZIONE resta drammatica gli fa eco Mauro Gardenghi, segretario di Confartigianato La maggior parte delle aziende che tengono la contabilità presso la nostra associazione non sanno come riuscire a pagare le tredicesime». Non solo: la stessa Confartigianato, di comune accordo con i dipendenti, «quest’anno pagherà ai propri lavoratori (oltre un centinaio) una tredicesima ridotta del 20%. Abbiamo fatto un discorso chiaro al personale: o si fa così, o rischiavamo di andare in debito. I dipendenti hanno accettato». Di tredicesima non si parla nemmeno, al momento in Cna, dove intanto alcuni dei primi 25 lavoratori licenziati stanno pensando di fare ricorso. Nell’industria, la situazione non è certo migliore. «Le grandi aziende pagheranno, ma per i lavoratori in cassa integrazione ricorda Europeo Gabrielli, Cgil sarà una busta paga fortemente ridotta. Decine di piccole e medie aziende, invece, hanno già informato i lavoratori che pagheranno la tredicesima a gennaio o febbraio, se va bene». Manuel Spadazzi, Il Resto del Carlino
