«PIU’ telecamere e più sicurezza, troppi i fatti di sangue anche in pieno centro». La richiesta viene a gran voce dal centrodestra. Opposta quella da sinistra. Siamo ormai invasi dal Grande Fratello: «troppe telecamere a Rimini!», tuona Savio Galvani (FdS). Una cinquantina solo quelle ‘pubbliche’. Lo stesso Palazzo Garampi stima in almeno trecento gli occhi privati in città (ma probabilmente sono molti di più) tra stabilimenti balneari, istituti di credito, negozi e abitazioni private. L’allarme privacy è di Galvani, autore della recente segnalazione sul trolley abbandonato in Comune, sospettato di essere un ordigno, che ha portato alla sgombero dell’intero Palazzo Garampi, nei giorni scorsi. Falso allarme, per fortuna. Galvani nella seduta di II commissione dedicata – su richiesta della presidente Carla Franchini, M5S – al sistema di videosorveglianza cittadino e alla sicurezza – ha detto che «l’utilizzo di certe informazioni è inquietante». Se sul fronte sinistro del parlamentino locale c’è preoccupazione per il dilagare degli ‘occhi elettronici’ stile Orwell, dal centrodestra (e dintorni) chiedono un giro di vite. Valeria Piccari (Pdl) critica ancora una volta la loro «assenza nella zona di San Giuliano». Stefano Murano Brunori (IdV) le vorrebbe anche nella Vecchia pescheria (spesso teatro di accoltellamenti e risse) e a Marina Centro. Chi invece letteralmente se ne «frega dei problemi di privacy» di fronte a una maggiore sicurezza è il consigliere del Movimento 5 Stelle Marco Fonti. Il capogruppo Pdl Gennaro Mauro – data la preoccupante situazione dell’ordine pubblico – propone un «piano straordinario sulla videosorveglianza, perché 49 telecamere sono insufficienti». Mauro tiene a ribadire che non si tratta «di una questione di destra o di sinistra».
GIOENZO Renzi, FdI gruppo misto, per anni si è battuto per l’installazione di più videocamere in centro storico. Renzi propone di «individuare le zone a rischio», anche per il terrorismo, come la spiaggia, la zona della stazione, il mercato coperto e Borgo Marina.
«Dei 49 occhi puntati sulla città sono 41 quelli installati con la giunta Ravaioli e 9 quelli finanziati dalla giunta Gnassi – osserva la grillina Franchini –. Sarebbe un ottimo obiettivo per il 2016 portare gli attuali 49 punti a 70 (che sarà il contenuto della proposta che presenteremo come M5S) che tradotto in termini di risorse potranno avere un costo complessivo di circa 250.000 euro». La consigliera ricorda che nel 2015 il Comune ha avuto disponibili 38 milioni di euro per investimenti. Come dire, 250mila euro in più per la sicurezza sono «una cifra assolutamente ragionevole».
Resto del Carlino