Sei imprenditori accusati di truffa, bancarotta fraudolenta, auto-riciclaggio. In due anni di attività e attraverso due aziende della Valconca create ad hoc e poi fatte fallire, sono riusciti a farsi pagare senza averne diritto da Amazon Payments Europe un milione e 152 mila euro per telefonini e altre apparecchiature elettroniche mai consegnate. Dopo aver ricevuto l’ordinativo, le società che si appoggiavano ad Amazon comunicavano falsi codici di avvenute spedizioni che, all’epoca (il meccanismo è stato poi rivisto) in automatico, facevano partire i pagamenti dei beni venduti. Entrambe le truffe sono state messe a segno nei periodi dell’anno più redditizi, quelli a cavallo delle festività natalizie. Il primo colpo ha fruttato nel dicembre 2015 circa 558mila. Oltre 595mila, invece, ha reso il secondo raggiro, messo a segno con la stessa tecnica l’anno successivo. Ieri la prima udienza del processo davanti al Tribunale di Rimini.
