E’ sfuggito al controllo degli agenti che lo stavano caricando sulla Volante per accompagnarlo in carcere. Lui, un tunisino di 25 anni, seppur ammanettato, dopo essersi divincolato, in tutta velocità si è dato alla fuga correndendo lungo corso D’Augusto, in direzione Borgo San Giuliano. E non ci ha pensato due volte, arrivato sul Ponte di Tiberio, a gettarsi in acqua pur di sfuggire ai poliziotti. Sono stati minuti di grande concitazione quelli vissuti ieri pomeriggio poco dopo le 16,30. Gli agenti avevano arrestato e portato in Questura un cittadino magrebino perchè, durante un controllo, avevano scoperto che l’uomo era colpito da un’ordinanza di applicazione della misura di sicurezza di permanenza in una casa di lavoro. Erano in procinto di trasferirlo nel carcere di Rimini quando il tunisino ha iniziato a dare in escandescenza tanto da riuscire a sfuggire la sorveglianza del personale della Polizia. Seppure con le manette ai polsi, il nordafricano si è messo a correre verso San Giuliano, inseguito dagli agenti e sotto gli occhi di gnari passanti che in quel momento affollavano il centro. Arrivato sul ponte di Tiberio, con i poliziotti che lo stavano per agguantare, il magrebino ha preferito lanciarsi in acqua, nella parte dove è più bassa. Subito alcuni agenti, chi dopo essersi i vestiti, chi, invece, in divisa, si è lanciato, a sua volta, in acqua per «salvare» il fuggitivo. E’ stato chiesto anche l’aiuto di un’imbarcazione di un privato. E nel giro di poco il tunisino è stato recuperato dal personale della Polizia, sano e salvo. Il nordafricano è stato soccorso e trasportato in ospedale per le cutre del caso. Ancora ieri sera si trovava in osservazione presso l’«Infermi» di Rimini. Ma il suo destino è segnato: per lui si apriranno le porte del carcere. Il Resto del Carlino
