LE AUTO di Polizia e Finanza sono state prese d’assalto tra urla, spintoni ed insulti.Sono stati momenti di grande tensione quelli vissuti venerdì pomeriggio in pieno centro, in corso D’Augusto, davanti alla Questura. Erano quasi le 17 e agenti e finanzieri stavano predisponendo il servizio di trasferimento di due tunisini, risultati clandestini e con una lunga serie di reati, dal furto allo spaccio di sostanze stupfacenti alla spalle, per i quali il questore Maurizio Improta aveva chiesto ed ottenuto dal Prefetto Giuseppa Strano il decreto di espulsione.
UNO dei due nordafricani era appena stato fatto salire in auto quando un gruppetto minaccioso di suoi connazionali ha iniziato a bersagliare, prima di insulti gli agenti, poi di colpi le auto di Polizia e Finanza. Ne è nata una grande bagarre con una donna che, oltre ad inveire contro le forze dell’ordine, ha iniziato ad urlare: «Liberate il mio uomo, non deve tornare in Tunisia».
INTANTO gli altri nordafricani hanno aperto le porte delle auto nel tentativo di far uscire il proprio congiunto. Così sono stati chiamati anche i carabinieri per cercare di riportare un po’ d’ordine.
ALLA VISTA dei militari dell’Arma, le due donne si sono subito lanciate verso di loro affermando di essere state aggredite dai poliziotti. E mentre il tunisino veniva finalmente portato via da poliziotti e finanzieri, direzione il Cie di Bari dove da lì sarà rimpatriato nel suo paese d’origine, i carabinieri hanno accompagnato le due donne, una 24enne nata in Italia, ma di origine magrebina ed una sua amica tunisina di 30 anni nella caserma di Miramare per chiarire la loro posizione.
I CARABINIERI hanno così ricostruito tutta la vicenda e alla fine della serata, le due ragazze sono uscite dalla stazione con una serie di denunce sulle spalle. Infatti le due sono state denunciate per violenza, minaccia, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.
Resto del Carlino