Rimini. Turista scivola nel porto canale, trovato morto tra le barche

porto canaleScivola nel porto e muore annegato. Il corpo di Antonio Barolo, 55 anni, originario di Rimini ma residente a Bologna, è stato ritrovato ieri pomeriggio nelle acque del porto, a due passi da via Barbiano, dove si trovava il camper che condivideva con un’amico.
I carabinieri stanno ancora cercando di ricostruire la dinamica della tragedia. I due amici erano arrivati in riviera con il camper, per trascorrere qualche giorno di vacanza e avevano parcheggiato proprio in una traversa di via Sinistra del Porto. L’altra sera erano usciti e si erano uniti alle centinaia di persone che erano andate al Borgo San Giuliano per la manifestazione ‘P.assaggi di vino’. L’amico ha poi raccontato che avevano bevuto forse un po’ più del solito, e che a una certa ora lui si era sentito stanco e aveva deciso di andarsene a dormire. L’altro invece era rimasto a godersi la festa ancora per un po’. Questa mattina quando non l’ha trovato nel camper, ha pensato che avesse passato fuori la notte in compagnia, e all’inizio non si è preoccupato. Poi però con il passare del tempo ha cominciato ad agitarsi, non era possibile che non desse notizie da così tanto tempo. Così ha cominciato a cercarlo, ha chiesto in giro e ha ripercorso la strada fatta la sera prima, ma senza alcun risultato. E’ stato poco prima delle 18 che un passante ha visto ‘qualcosa’ galleggiare nell’acqua del porto. Quando si è avvicinato per guardare meglio, ha scoperto con orrore che si trattava di un corpo. Dopo pochi minuti sono arrivati carabinieri e militari della Capitaneria del porto, e il cadavere è stato recuperato. Non sapevano chi fosse, fino a quando non è arrivato l’altro che ancora lo stava ancora cercando. E’ toccato a lui il terribile compito di riconoscerlo.
NON ci sono dubbi sul fatto che si sia trattato di un incidente. L’amico ha raccontato che la mattina quando si era svegliato aveva trovato aperta la porta del camper, e la loro bicicletta con la catena storta parcheggiata nei pressi del molo. A questo punto gli inquirenti ipotizzano che Barolo abbia cercato in qualche modo di aggiustare la catena, che si sia sporto troppo dal molo o sia scivolato, cadendo in acqua. Dai primi accertamenti fatti dal medico legale, sembra che abbia un ematoma alla testa che potrebbe avere battuto nella caduta. Una volta in acqua, probabilmente è svenuto ed è morto annegato. Il sostituto procuratore, Paola Bonetti, ha disposto l’autopsia che probabilmente verrà effettuata oggi.