Rimini. Una lussuosa cena a 4 stelle per 150 senza tetto

singaporeERANO 150 i senzatetto che si sono recati all’Hotel Milton di Rimini, un elegante quattro stelle, per una cena offerta dalla titolare Tina Brolli che è stata aiutata in questa grande impresa dalla Croce Rossa di Rimini e dalla Mensa Opera di Sant’Antonio.
Una iniziativa che «faccio perché me lo dice il cuore – afferma la signora Tina –. Ho settant’anni e se posso regalare un sorriso a qualcuno, almeno per qualche ora, sono felice. Però vorrei lanciare un appello, se è possibile».
Lo faccia pure.
«Tra Rimini e Riccione ci sono qualcosa come duemila alberghi. Se una iniziativa come questa venisse messa in campo un po’ più spesso, credo che le cose andrebbero meglio per tutti. Fare del bene fa bene».
E’ la sua prima iniziativa solidale?
«Ho dato il mio contributo affinché venisse costruita una scuola e una casa di accoglienza in Bangladesh. Anche lì c’è tanto bisogno».
Come ha scelto le persone da invitare alla sua cena?
«Credo che i senzatetto siano persone che hanno veramente necessità, quelle su cui non c’è alcun dubbio che non hanno nulla. Ma per individuare i più bisognosi ho chiesto aiuto ai volontari della Croce Rossa di Rimini e della Mensa di Sant’Antonio, loro sono in grado di conoscere queste situazioni».
Non deve essere facile gestire tutte queste persone.
«Indubbiamente, ma è comunque una gioia fare qualcosa per questa gente. Io poi volevo riuscire a dare una coperta e una maglia a tutti».
Che cosa ha fatto preparare per cena?
«Prima di tutto un aperitivo. Poi lasagne, arrosto di vitello con le patate e una bella torta. Questa è stata offerta dalla pasticceria Novecento di Viserba. E non è finita qui».
In che senso? La prossima volta veniamo anche noi ….
Sorride la signora Tina: «Ho voluto un po’ di musica e canzoni con Ciri che già viene nel nostro albergo in estate. Io ho fatto tutto come se a cena avessi un mucchio di amici».
Sicuramente Tina e il suo staff hanno regalato non solo una bella cena e un po’ di serenità a tutte queste persone, molte delle quali non hanno scelto di vivere per strada, ma sono state costrette per i gravi problemi economici che non permettevano loro più di avere una casa, come spiegano gli operatori della Croce Rossa di Rimini che ogni martedì sono nella stazione ferroviaria e nei luoghi di ritrovo dei senzatetto per offrire loro un aiuto: coperte, abiti e cure mediche.

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