5 anni e 6 mesi di reclusione: questa la condanna inflitta dal tribunale collegiale di Rimini a un longianese classe 1976, riconosciuto colpevole dei reati di usura ed estorsione commessi tra il 2016 e il 2018 ai danni di un suo concittadino. Sullo sfondo un prestito di 5 mila euro da restituire in 32 rate variabili da un minimo di 150 a un massimo di 350 euro cui il condannato ha applicato interessi usurari del 23,22 per cento (mentre la legge fissava il tetto massimo di interessi praticabili al 18,5 per cento) che alla fine gli avrebbero permesso di guadagnare 7.100 euro. Quando la vittima non era più riuscita a restituire la somma, per convincerlo era stato minacciato di mandare gli amici albanesi a riscuotere il credito.
