DOPO i micidiali ‘Scout speed’ entrati in azione con multe a raffica a Santarcangelo e in bassa Valmarecchia, arriveranno gli altrettanti letali ‘Scout street’, questa volta a Rimini. Mentre gli ‘speed’ sono autovelox installati sulle auto dei vigili in movimento, e rilevano la velocità di mezzi anche in direzione opposta, gli ‘street’ beccano senza pietà le macchine in sosta vietata. Anche questi particolari velox – che il Comune di Rimini intende acquistare – vengono piazzati su un’auto dei vigili in movimento. «Ma li utilizzeremo soltanto sulle strade ad alto scorrimento – puntualizza il comandante della polizia municipale, Fabio Mazzotti – dove il problema della sosta selvaggia mette a rischio la sicurezza della circolazione e l’incolumità di automobilisti, motociclisti e persone in bicicletta. Ad esempio, via Euterpe, via Panzini, via Roma (l’asse mediano) e i suoi prolungamenti sino al confine con Riccione, via Ugo Bassi, via Melucci ecc. «Non li useremo in centro o in strade di viabilità ordinaria», assicura Mazzotti. Per quelle – piazza Malatesta e non solo – bastano e avanzano le corpose task-force che a giorni alterni fanno strage di auto in sosta vietata, con multe e rimozioni a go-go. Come il cugino tecnologico della Valmarecchia, anche lo sparamulte riminese, una volta puntato sulla targa di un’auto in divieto, fa un check up completo al veicolo, dal punto di vista ‘legale’. Scopre in tempo (quasi) reale, collegandosi con le banche dati, vita, morte e miracoli. Ovvero, se è in regola con assicurazione, bollo, eventuale furto, revisioni e collaudi. «Questo tipo di verifiche ulteriori – continua Mazzotti – gli agenti le fanno normalmente, attraverso i palmari, anche sulle auto fermate o multate in altre circostanze». Ovviamente le auto multate ‘al volo’ non si ritroveranno sul cruscotto l’avviso di sosta, che la legge non indica come obbligatorio. La sanzione sarà recapitata a domicilio, come pacco regalo. «Lo ‘Scout street’ – prosegue il comandante della municipale di Rimini – viene utilizzato già a Cesena, e da alcuni anni dagli agenti del Comune di Rimini. Dopo una serie di contestazioni e ricorsi iniziali, si è consolidata una giurisprudenza che qualifica come pienamente legittimo l’utilizzo di questo tipo di tecnologie». «Abbiamo valutato se acquisire lo ‘Scout speed’ – continua il comandante – ma non l’abbiamo ritenuto opportuno. La scelta, ancora da formalizzare, è invece caduta sullo ‘Scout street’». L’obiettivo è liberare le strade ad alto scorrimento dai veicoli in sosta vietata. Perché non usare il tradizionale taccuino a mano? Semplice. Quando appare una pattuglia in una zona ‘invasa’ riesce a multare una o due auto in divieto, ma intorno è fuggi fuggi generale. E dopo un’ora o due la situazione torna la stessa. Con il ‘Grande Fratello antimulta probabilmente molto pochi s’azzarderanno a rischiare.
Resto del Carlino