Rimini. Vigili del fuoco, Arlotti interroga Alfano

vigili del fuoco“Il comando provinciale di Rimini merita una classificazione e un organico adeguati al territorio”
Rimini, 1 novembre 2013 – Il comando dei Vigili del fuoco della provincia di Rimini merita una classificazione e un organico adeguati al territorio e al numero di interventi effettuati. E’ ciò che chiede il deputato PD riminese Tiziano Arlotti nell’interrogazione presentata alla Camera e rivolta al ministro dell’Interno, Angelino Alfano.
“I Vigili del fuoco della provincia di Rimini prestano la propria attività di prevenzione e di soccorso non solo a una popolazione di oltre 335mila abitanti – evidenzia Arlotti -, bensì a un territorio che registra nelle sue strutture ricettive (la cui densità è maggiore che in qualsiasi altra realtà) quasi 16 milioni presenze annue, con punte di oltre quattro milioni a luglio e agosto. Sotto la competenza dei Vigili del fuoco è inoltre l’aeroporto “Fellini”, così come anche la Fiera di Rimini, con le conseguenti necessità in termini di sicurezza preventiva e d’intervento”.
Il parlamentare prosegue ricordando che nel 2008 è stato stipulato tra lo Stato italiano e la Repubblica di San Marino un trattato dicooperazione che prevede che i vigili del fuoco di Rimini intervengano – come avvenuto – in caso di incendi o altre emergenze nel territorio della vicina Repubblica, e che è stata completata l’acquisizione sotto la competenza dei vigili del fuoco di Rimini del distaccamento vigili del fuoco di Novafeltria, con un incremento degli interventi di soccorso, dell’attività di vigilanza sul territorio e di prevenzione incendi.
“A fronte di un numero di interventi che pongono la centrale di Rimini tra le prime 20 sedi in Italia – spiega Arlotti – il Comando dei Vigili del fuoco di Rimini è tuttora classificato di tipo S1, che corrisponde alle sedi più piccole. Allo stesso modo gli organici dei funzionari tecnici e degli amministrativi sono stati individuati assegnando al Comando provinciale la classe minima di personale. Tra l’altro non è stata più data autorizzazione allo straordinario per sopperire al trasferimento su base volontaria di 4 vigili per il terremoto dell’Aquila e per le isole, con conseguenze che pesano sul territorio in termini di criticità nella composizione delle squadre anti-incendio”.
Nell’interrogazione, il deputato chiede dunque che il ministero modifichi la classificazione per il Comando dei Vigili del fuoco di Rimini, “adeguando l’organico alle necessità di intervento testimoniate dall’alto numero di interventi, e almeno riconoscendo quella di Rimini come sede tipo S3, alla stregua di sedi quali quelle delle vicine città di Pesaro, Forlì, Ravenna”, e che vengano stanziate maggiori risorse ai capitoli di spesa per la manutenzione mezzi e per 
le infrastrutture delle sedi in cui presta servizio il personale.