Rimini. Violenta una giovane sammarinese nel bagno di un pub, condannata guardia carceraria a cinque anni e sette mesi di reclusione.

stupro violenzaL’ACCUSA ERA DI QUELLE infamanti: violenza sessuale e lesioni personali nei confronti di una giovane sammarinese (costituitasi parte civile tramite l’avvocato Paolo Anelli). E il tribunale collegiale di Rimini ha condannato Maurizio Alfieri, all’epoca dei fatti 42enne agente di polizia penitenziaria, a cinque anni e sette mesi di reclusione. Tutto aveva avuto inizio nell’aprile del 2013. L’uomo aveva conosciuto la ragazza, una ventenne residente sul Titano, in un noto pub della riviera dove l’agente svolgeva saltuariamente l’attività di tuttofare-buttafuori e dove lavorava anche il fidanzato della sammarinese.
DOPO una prima conoscenza superficiale, i due, attraverso Facebook, avevano cominciato a mantenere una sorta di corrispondenza, complice anche il momento di crisi sentimentale che la ragazza stava vivendo con il suo fidanzato.
Così, una sera la giovane, pensando di aver trovato nell’agente di polizia penitenziaria, più grande di lei di quasi una ventina d’anni, un amico con cui confidarsi e chiedere consigli sul fidanzato, aveva accettato il suo invito ad andarlo a trovare nell’hotel di cui l’uomo si vantava di essere il proprietario. E dopo aver parlato e bevuto insieme, la ragazza aveva deciso di ritornare a casa. Poco prima di salutare l’amico, la sammarinese aveva chiesto di fare un salto in bagno. Ma la giovane era stata seguita all’interno della toilette dall’Alfieri che approfittando anche della sua prestanza fisica, dopo avances spinte, stando alle accuse, l’aveva costretta con la forza ad avere un rapporto sessuale.
LA GIOVANE sammarinese il giorno seguente, nonostante lo choc per la violenza subita, aveva trovato il coraggio di raccontare l’intera vicenda ai carabinieri della stazione di Rimini ed a presentare una dettagliata denuncia contro l’allora agente di polizia penitenizaria. Le indagini, da parte dei militari dell’Arma, erano proseguite per diversi mesi ed avevano portato nel novembre, sempre del 2013, all’esecuzione di un’ordinanza cautelare emessa dal gip del Tribunale di Rimini che aveva condotto Alfieri agli arresti domiciliari. E nei giorni scorsi è arrivata, invece, la pesante sentenza nei confronti del quarantenne.
IL SUO AVVOCATO difensore, Alessandro Sarti, ha già preannunciato che presenterà ricorso in Appello.
I giudici hanno anche condannato Maurizio Alfieri ad una provvisionale di 3mila euro immediatamente esecutibile da liquidare alla parte civile.

Resto del Carlino