Rimini. Violenza sessuale all’allieva minorenne. Nessuno sconto per il maestro

donna violenzaNESSUNO SCONTO di pena. La Corte d’Appello ha confermato la sentenza a due anni e otto mesi nei confronti di un maestro di ballo riminese, accusato di violenza sessuale su una minorenne, una quindicenne sua allieva all’epoca dei fatti. Il riminese, difeso dall’avvocato Cristiano Basile, è comparso venerdì davanti ai giudici della Corte d’Appello di Bologna dopo la sentenza di primo grado che lo aveva condannato sempre a due anni e otto mesi di reclusione. Ma i giudici hanno ritenuto credibile la versione della giovanissima (assistita dall’avvocato Gabriele Bordoni). «Avrebbero dovuto approfondire alcuni aspetti della vicenda–dichiara il difensore del maestro di ballo, l’avvocato Basile,– invece, nonostante alcune incongruenze da noi evidenziate, la versione della ragazzina è stata giudicata veritiera. Non so ancora se decideremo di ricorrere in Cassazione».Tutto aveva avuto inizio nel 2009 quando una quindicenne riminese aveva raccontato agli amici prima e poi ai genitori di essere stata oggetto di attenzioni particolari da parte del suo maestro di ballo.
Stando sempre al racconto della giovanissima, il maestro qualche giorno prima del fatto incriminato le aveva chiesto di presentarsi a lezione un’ora prima per delle lezioni private. Secondo il suo istruttore, la quindicenne era tecnicamente indietro rispetto al suo compagno di ballo: da qui la necessità di lezioni supplementari per riuscire ad avere una migliore tecnica. Lei si era presentata in tutta tranquillità, ma una volta arrivata nella scuola di ballo, il maestro le avrebbe chiesto di spostarsi in un’altra stanza, quella dove c’era una televisione, per vedere insieme alcuni passi di ballo da migliorare. La 15enne aveva seguito il 58enne per scoprire però che in realtà quel filmato aveva un contenuto pornografico. Il maestro, sempre stando a quanto emerso durante le indagini, avrebbe anche cercato di baciarla, raccontandole anche particolari piccanti su prestazioni sessuali. La ragazzina aveva inviato un messaggio d’aiuto ad alcuni amici e poi era riuscita a scappare.
La quindicenne, una volta fuori dalla scuola di ballo, aveva raccontato tutto prima ai suoi compagni e poi ai genitori che avevano sporto denuncia contro l’uomo. L’accusa per lui era di quelle infamanti: violenza sessuale su minore. Era così arrivata una prima sentenza a due anni e otto mesi dove erano decadute le accuse per i palpeggiamenti. E venerdì la condanna è stata confermata anche in sede d’Appello. Il maestro di ballo, che ha già scontato quindici mesi ai domiciliari, ha smesso di insegnare.