Rimini. Vu cumprà, centinaia di multe inutili. ”Nessuno paga, una presa in giro!”

vu cumpràVERBALI, a centinaia. Incassi: zero. Abusivi fino in fondo, i vu’ cumprà. Anche nelle multe, mai pagate. Una scoperta? No. I numeri dei Comuni però fanno impressione. «A Napoli si diceva: solo tre persone possono fare quel che vogliono. O re, o Papa e chi non tiene niente. Non tiene niente ufficialmente, chiaro».

FABIO MAZZOTTI a Rimini comanda i vigili urbani e i servizi sociali. Sarà per questo che parla come un filosofo. Partendo dalle cifre, però. Quest’anno le pattuglie hanno diligentemente compilato 150 verbali agli abusivi. Multe salate, da 5mila euro alla volta (decreto 114 del 98). Così si arriva a 750mila euro.

MA A Cesenatico il sindaco di centrodestra Roberto Buda raddoppia addirittura la cifra e va anche oltre, parla infatti di «un milione e mezzo-due milioni». Marco Fabbri a Comacchio, comune ferrarese tormentato dallo stesso problema anche se in tono minore, nel bilancio ha previsto «600mila euro di entrate per le sanzioni, di ogni tipo. Di questi, 150mila euro sono coperti da somme accantonate».

INVOCA prudenza. «L’anno scorso – chiarisce – abbiamo cancellato residui degli anni precedenti per più di due milioni. La Corte dei Conti ha imposto un rigore maggiore per evitare disavanzi o dissesti». In altre parole, si mette a bilancio solo quel che si è certi d’incassare.

SOLO CHE è sempre più difficile. Perché non pagano gli abusivi ma cominciano a fare la stessa cosa anche i multati da codice della strada. Sei milioni da tutte le multe nel previsionale, fa i conti l’assessore di Rimini Jamil Sadegholvaad. Mazzotti aggiunge: «Ma se dovessimo iscriverle tutte, si arriverebbe tranquillamente a nove milioni. Per fare un bilancio prudente, però, devo limitarmi a quanto mi aspetto di riscuotere, analizzando il trend degli anni precedenti. Quel che accerto è un’altra storia».

E MENTRE il dem Fabrizio Matteucci a Ravenna affronta la lotta agli abusivi multando anche i clienti – «sanzioni minime, da 25 euro» –, Mazzotti nella sua seconda veste, quella dei Servizi sociali, prova a dissuadere i recalcitranti. Ad esempio «negando i sussidi a chi in passato non ha pagato le multe». La ricetta vincente, però, non è stata ancora inventata. Il Resto del Carlino