Rimini. Vu’ cumprà senegalese fermato in spiaggia: si ribella e aggredisce un vigile. Doveva essere in carcere per diverse condanne, tra cui la violenza sessuale.

arresto nigerianoDoveva essere in carcere, per scontare diverse condanne. Invece anche ieri mattina girava tranquillamente per la spiaggia a vendere borse e altra merce contraffatta. Quando i vigili l’hanno fermato, il vu’ cumprà senegalese si è rivoltato e ha provato a colpire uno di loro con un pugno in faccia. Chi pensava che gli scontri corpo a corpo tra abusivi e agenti della polizia municipale in spiaggia fossero un ricordo, si è dovuto ricredere ieri mattina al bagno 107, tra Marebello e Rivazzurra. Una pattuglia del nucleo anti-abusivismo stava perlustrando l’arenile quando (all’altezza del 107) si è imbattuta nel senegalese che andava di ombrellone in ombrellone a vendere la sua merce taroccata. Dopo averlo fermato, gli agenti gli hanno chiesto i documenti, ma lui non ne voleva sapere e così l’hanno preso per accompagnarlo in comando e fare gli accertamenti del caso. Il senegalese si è opposto cercando di divincolarsi e imprecando, e lungo la passerella è passato dalle minacce ai fatti: ha tirato un pugno a uno degli agenti. Il vigile è riuscito a schivare il colpo, ma è caduto indietro sulla sabbia. Il senegalese era già pronto a scagliarsi di nuovo contro di lui, «quando da dietro – racconta il capo della squadra anti-abusivismo, Andrea Rossi – è arrivato un bagnante che aveva seguito tutta la scena: con un’abile mossa è riuscito a bloccarlo». A quel punto sono arrivati anche gli altri vigili a dare man forte, e il senegalese non si è più opposto. «Ringraziamo la persona che ci ha aiutato, è stata molta coraggiosa. Poteva finire peggio», continua Rossi.
Quando i vigili hanno avuto finalmente la possibilità di identificare il vu’ cumprà, che era già noto agli agenti («sono almeno tre anni che si fa vedere sulla spiaggia di Rimini», conferma Rossi), hanno capito il perché della reazione così violenta. L’uomo non avrebbe dovuto essere in circolazione: deve ancora scontare 11 mesi di carcere per vari reati, dalla resistenza a pubblico ufficiale alla violenza sessuale al commercio di marchi contraffatti (era già stato pizzicato), e altri reati minori. Una pena destinata ad allungarsi, visto che dovrà rispondere ora pure dell’aggressione contro il vigile di ieri mattina, per la quale è stato denunciato. L’agente attaccato non aveva con sé una delle nuove mini-telecamere, di cui la polizia si è dotata per contrastare i vu’ cumprà. Poco male, perché c’erano diversi testimoni presenti. E da ieri pomeriggio il senegalese è in carcere ai ‘Casetti’. Il Resto del Carlino