Rinnovo contratto, anche a Rimini i farmacisti incrociano le braccia: presidio il 6 novembre

Anche i dipendenti delle farmacie private della provincia di Rimini aderiranno allo sciopero nazionale proclamato per giovedì 6 novembre. La mobilitazione, che vedrà l’astensione dal lavoro per l’intero turno, culminerà con un presidio davanti alla Prefettura per chiedere il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, scaduto da oltre un anno.

La decisione di scioperare, indetta a livello nazionale da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, giunge dopo la rottura definitiva del tavolo negoziale con Federfarma, l’associazione che rappresenta i datori di lavoro. Secondo i sindacati, la controparte si è dimostrata indisponibile a riconoscere ai circa 60.000 lavoratori del settore incrementi retributivi in linea con il costo della vita e soluzioni normative adeguate al loro ruolo professionale. L’esito negativo della procedura di conciliazione, tentata lo scorso 20 ottobre, ha reso inevitabile la protesta.

Le organizzazioni sindacali evidenziano come le farmacie private rappresentino un presidio sanitario e sociale fondamentale per il Paese, con un servizio che va oltre la semplice dispensazione di farmaci. Sostengono che la professionalità di farmacisti e collaboratori, primo punto di riferimento per milioni di cittadini, meriti un riconoscimento concreto e non solo verbale. Sul tavolo della trattativa erano state avanzate proposte per garantire adeguamenti salariali, una migliore conciliazione tra vita e lavoro e percorsi formativi per valorizzare le competenze del personale.

La mobilitazione coinvolgerà anche i circa 500 addetti del settore in provincia di Rimini. Il presidio è stato organizzato per giovedì 6 novembre alle ore 10, davanti al palazzo della Prefettura in via IV Novembre. L’obiettivo, ribadiscono le sigle sindacali, è sollecitare Federfarma a tornare al tavolo delle trattative con un atteggiamento costruttivo, per giungere a un rinnovo contrattuale che rispecchi il valore reale della professione.