C’è un nuovo ingresso nel consiglio di amministrazione della Cassa di Risparmio di San Marino. Si tratta di John Mazza che entra dopo al riunione di mercoledì del cda della Fondazione Carisp. Prosegue quindi, in base a quanto si legge in un comunicato della stessa Fondazione, il rinnovo del consiglio di amministrazione della Cassa voluto dal socio unico, la Fondazione San Marino Cassa di Risparmio – Sums.
Nel comunicato diramato si legge che “è stato deciso all’unanimità di ridurre a sette il numero dei membri del cda” di Carisp e di “designare John Mazza quale nuovo membro”.
Sarà inoltre veri?cata “nei prossimi giorni la disponibilità di altri candidati sui quali è emersa un’ampia convergenza”.
Durante la seduta si è anche discusso su quanto apparso su un quotidiano che riferisce di “malumori” e “guerra fredda” all’interno del cda. “Insinuazioni” e “illazioni prive di qualsiasi fondamento”, hanno sentenziato gli amministratori della Fondazione. Infatti, prosegue la nota, “le iniziative adottate dal presidente Tito Masi non solo sono pienamente condivise dal consiglio ma sono state attuate in esecuzione di una delibera assunta all’unanimità dal consiglio stesso, che ritiene indispensabile un profondo cambiamento rispetto al passato ed un ampio rinnovamento del consiglio di amministrazione della Cassa di Risparmio, anche in vista del piano di sviluppo e di rafforzamento patrimoniale che dovrà essere attuato nei prossimi mesi”.
Rigettate anche le “congetture, apparse nei giorni scorsi, di presunte ingerenze o pressioni della politica relativamente alla nomina dei nuovi amministratori di Cassa di Risparmio”.
Se anche la Fondazione da un lato quindi mostra unità di intenti e di azione, è altrettanto noto che alcuni componenti del cda Carisp non hanno assolutamente rassegnato le dimissioni tanto che dalla Fondazione hanno messo in pratica tutte le procedure per procedere comunque al rinnovo delle cariche. Ora si attende il piano di consolidamento della Carisp con l’ingresso di nuovi soci, che potrebbe quindi portare successivamente ad un aumento dei membri del cda.