Riparare, non punire: a Rimini un dialogo sulla giustizia che ricostruisce

Questa sera, venerdì 14 novembre, in Sala Manzoni l’incontro con il prof. Luciano Eusebi

Nel clima del Giubileo, tempo di riconciliazione e perdono, Rimini dedica una serata a uno dei temi più urgenti del nostro tempo: la giustizia riparativa, un modello che restituisce voce a vittime e autori e guarda oltre la logica esclusiva del carcere.
L’appuntamento è questa sera, venerdì, alle ore 21 in Sala Manzoni, a Rimini (ingresso libero) con l’intervento del prof. Luciano Eusebi, tra i massimi studiosi italiani del tema.

La giustizia riparativa non indebolisce la pena: la ricolloca, rimettendo al centro le persone, le loro ferite e la possibilità di ricostruire relazioni spezzate. È un percorso di ascolto e responsabilità che coinvolge vittima, autore e comunità, nella consapevolezza che anche il tessuto sociale ha bisogno di rimarginare le fratture prodotte dal reato.

Una visione che affonda le sue radici nella tradizione biblica, dove la giustizia di Dio non annienta il colpevole, ma ne ristabilisce la dignità insieme a quella della vittima.
Oggi questo paradigma invita l’autore a riconoscere il male compiuto e a farsene carico, mentre alla vittima offre spazio per dare nome al proprio dolore. Nella relazione tra i due può nascere un cammino di verità, riparazione e riconoscimento reciproco.

È in questa direzione che guarda anche l’articolo 27 della Costituzione, che parla di pene orientate alla rieducazione. Un obiettivo che rischia di rimanere sulla carta in un sistema penitenziario che, come denuncia il recente rapporto di Antigone, vive condizioni di sovraffollamento e trattamenti spesso degradanti.

Durante la serata saranno presentate anche alcune esperienze riminesi dal carcere a cura della Pastorale diocesana del carcere e l’esperienza della CEC (Comunità Educante con i Carcerati) della associazione Papa Giovanni XXIII, che mostrano come la giustizia riparativa possa trasformarsi in percorsi concreti di responsabilità e rinascita.

Una proposta che non cancella il male, ma prova – con umiltà e coraggio – a ripararlo.

Comunicato stampa