
Dalla prima alla seconda serata e da Rai1 a Rai2: una novità, ma non un passo indietro per Alessandro Cattelan che, dopo il successo di Eurovision, riparte domani da Torino su Rai2. “Il late night è il genere di programma che sognavo da ragazzino, il tipo di show che immaginavo da quando ho iniziato a fare televisione. Penso che sia la cosa che mi viene meglio, che è più nelle mie corde”. spiega il conduttore. Il programma è Stasera c’è Cattelan, con un richiamo evidente alla trasmissione E poi c’è Cattelan con cui ha esordito su Sky. Andrà in onda tre sere consecutive (martedì, mercoledì e giovedì alle 23) per sei settimane, tre da Torino e tre da Milano, città che lavoreranno in sinergia. Dopo la prima tranche, da gennaio ne ripartirà una più lunga di 10 settimane. E’ un programma di intrattenimento che prevede grandi ospiti, momenti musicali, rubriche e riflessioni sull’attualità. Con Cattelan in studio ci sono gli affezionati Street Clerks e il nuovo arrivato Mike Lennon. Si alterneranno esponenti del mondo dello sport, della musica, dell’intrattenimento, del cinema e della cultura pop. Ospiti della prima serata i protagonisti della Bobo Tv (Bobo Vieri, Antonio Cassano, Lele Adani e Nicola Ventola), Cristiano Malgioglio ed Emanuela Fanelli. Mercoledì sarà la volta di Fabio Caressa e Ariete, giovedì il ct della nazionale di basket Gianmarco Pozzecco e Lazza. “Andare in onda per tre giorni di fila è l’ideale per creare un legame con gli spettatori, in tv c’è bisogno di continuità, di abitudine e routine”, spiega Cattelan che confessa di essere felice di partire da Torino dove “ha lasciato un pezzo del cuore”.
“Ogni puntata sarà diversa dall’altra, in ognuno cercheremo di inserire delle idee per renderle uniche, per il resto è la vecchia banda che si rimette insieme. Non vediamo l’ora di cominciare”, dice Alessandro. “Stiamo cercando di costruire una nuova Rai 2, Stasera c’è Cattelan è l’inizio di un nuovo corso, è lo specchio di quello che vogliamo tentare di fare: portare linguaggi nuovi, persone e artisti che possano parlare a una platea più larga e più giovane” spiega Stefano Coletta, direttore Intrattenimento Prime Time” “Il genere dell’intrattenimento – aggiunge – contiene anche tanta lettura del tempo presente. Sarebbe bellissimo riportare i quarantenni”. Nessuna indicazione sull’obiettivo di share: “La mia esperienza mi ha insegnato che per ciò che non è settimanale bisogna aspettare 3-4 settimane per fare il bilancio. La seconda serata inoltre dipende dal traino della prima”.
“Riprendiamo da dove eravamo rimasti. Questa squadra era compatta anche con Eurovision Song Contest. Torino nel 2022 ha ruolo straordinario, qui si è realizzata una formula magica. Speriamo sia il punto di partenza per una frequentazione per una fascia oraria di una rete a cui teniamo molto. Quello che stiamo pensando di fare è di mettere Alessandro nella sua comfort zone, o comunque nel suo format preferito, fatto di mattoncini imprevedibili” sottolinea Claudio Fasulo, vicedirettore Intrattenimento Prime Time.
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