Rischioso vivere in un condominio. La riflessione dopo le ultime condanne a San Marino

Il caso è antico. Due condomini non si possono soffrire, ed ogni occasione è buona per fare dei dispetti all’altro. C’è chi si auto regola limitandosi, chi invece ha più fantasia e (lo ha assicurato l’avvocato Gloria Giardi in Aula) la utilizza al meglio.

In sostanza, dopo ripetute provocazioni, alcune anche con venature-hard, si è giunti al fattaccio che ha portato in udienza penale due condomini e di riflesso anche le rispettive famiglie.

Dettagli affiorati numerosi. Dall’accusa di danneggiamento dell’antenna parabolica che ogni tanto smarriva il segnale del canale preferito dalla consorte di uno dei due condomini, alla copertura con teli dei pannelli solari. Insomma una lunga serie di dispetti e contro dispetti con una situazione che con un pizzico di buon senso reciproco poteva essere risolta fuori dal Tribunale. Invece stuzzica oggi, stuzzica domani, si è arrivati al fattaccio: da codice penale.

Entrambi i condomini, infatti, si sono ritrovati imputati. Quindi procedimenti unificati.

Il fattaccio è arrivato quando dagli sgarbi provocatori si è passati alle vie di fatto con epilogo la caduta per le scale di uno dei due: ferite giudicate guaribili in pochi giorni ma tali da “insanguinare” le ripicche tra condomini.

E qui divergono le versioni. Il ferito: “Mi ha spinto e sono ruzzolato per due rampe”; l’altro: “Con una mano (nell’altra aveva il cellulare con cui filmava la disputa) non avrei potuto spostarlo vista la sua stazza”.

Alla fine il giudice Battaglino ha sentenziato: entrambi colpevoli. Pene differenziate visto l’epilogo della lite.

Il condomino ferito complessivamente a 3mesi di prigionia e 1.700 euro. L’altro a 1 anno di prigionia. Fissate pure due provvisionali: al primo di mille euro, al secondo di 10 mila. Ovviamente le spese del procedimento dovranno essere condivise.(…) La Tribuna