
La modella della ‘Betsabea con la lettera di David’, opera di Rembrandt ammirata da milioni di visitatori al Louvre di Parigi, era affetta da una tromboflebite di una vena superficiale del seno. È quanto afferma Paolo Zamboni, docente dell’Università di Ferrara, in uno studio pubblicato sul Journal of thrombosis and haemostasis che risolve un enigma medico lungo tre secoli legato alla donna ritratta nel 1654, la modella divenuta amante del pittore olandese.
A scatenare la disputa un particolare del seno sinistro della donna ritratta, solcato da un segno irregolare, lievemente tumefatto, di un colore tra il bluastro ed il brunastro.
Dettaglio che ha portato nei secoli a diverse ipotesi, dalla mastite al carcinoma mammario. Nessuna delle diagnosi proposte tuttavia è mai stata ritenuta clinicamente soddisfacente. Fino ad oggi.
“Uno degli ultimi articoli scientifici sull’enigma – spiega Zamboni – aveva stabilito, su di una base biofisica, che la malattia di Betsabea non potesse essere situata più profondamente di tre millimetri dalla superficie della pelle, altrimenti il pittore non avrebbe potuto visivamente percepirla.
E quindi riprodurla. Questi dati mi hanno fatto pensare che Rembrandt avrebbe potuto rappresentare la tromboflebite di una vena superficiale della mammella, una condizione descritta da Mondor nel 1939″. “Per coincidenza, pochi giorni dopo le mie riflessioni ho riscontrato sul seno destro di un paziente qualcosa di assolutamente speculare alla macchia irregolare bluastra che è presente sul seno sinistro di Batsabea”. Sul caso accertamenti clinici hanno confermato la diagnosi di tromboflebite ed escluso ipotesi di cancro o mastite. (ANSA).
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