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  • Ritoccò voto di laurea per supplenza, professore a processo

    (ANSA) – RAVENNA, 25 FEB – Il voto di laurea ritoccato per
    potersi aggiudicare una supplenza al liceo scientifico di
    Ravenna. È l’accusa per la quale un 45enne di Avella, in
    provincia di Avellino, è finito a processo per falso. Nel
    dibattimento, partito ieri mattina davanti al Tribunale della
    città romagnola, ha testimoniato l’allora dirigente scolastico
    riferendo come – secondo quanto riportato dai due quotidiani
    locali – avesse scoperto la differenza tra il voto di laurea
    dichiarato (103) e quello effettivo (83) all’Università Federico
    II di Napoli, controllando le autocertificazioni attestate
    dall’imputato per l’inserimento nelle graduatorie scolastiche
    tra l’agosto e l’ottobre 2020.
        Il ritocco aveva consentito al candidato di fare un balzo di
    30 posizioni in graduatoria aggiudicandosi la supplenza. Secondo
    quanto riferito, alla procedura si poteva accedere solo con
    credenziali o tramite spid. In merito, l’imputato, ieri in aula,
    ha spiegato di non essere mai stato bravo in tali procedure e di
    avere per questo chiesto a un collega a cui a suo dire lasciò i
    suoi codici di accesso per inoltrare la domanda per lui.
        Quindi, quando giunse il decreto penale di condanna, lui si
    oppose, finendo così a processo, per dimostrare la sua buona
    fede nell’accaduto. La vicenda determinò la risoluzione del
    contratto con la scuola ravennate. Il collega dell’imputato,
    anche lui dell’Avellinese, ha riferito di essersi in effetti
    confuso. La sentenza è attesa per settembre. (ANSA).
       


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