Riunita la Coalizione Globale per la Giustizia Sociale. Csdl: “Più spazio al dialogo sociale!”

La CSdL da questa primavera è entrata a far parte della Coalizione, promossa dall’OIL. Salario dignitoso: il trend di aumento è più marcato nei paesi in via di sviluppo, piuttosto che in quelli più ricchi. Eppure milioni di lavoratori in tutto il mondo percepiscono salari troppo bassi

Simona Zonzini, Segretaria Confederale CSdL, presente ai lavori della 113a sessione dell’OIL che si sta svolgendo a Ginevra, il 12 giugno ha partecipato alla riunione della Coalizione Globale per la Giustizia Sociale. La Confederazione del Lavoro, da parte sua, nella primavera di quest’anno ha chiesto e ottenuto di entrare a farne parte. Prendiamo atto con favore che anche il Governo sammarinese ha aderito alcuni mesi fa. La Coalizione è un’iniziativa promossa dalla stessa Organizzazione Internazionale del Lavoro per affrontare le sfide urgenti legate alla giustizia sociale e allo sviluppo sostenibile. Nello spirito tripartito dell’OIL, si tratta di un invito a governi, organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro, oltre che alle ONG, a farne parte per collaborare nella promozione della giustizia sociale in tutto il mondo. Tra gli obiettivi, affrontare le sfide come la disuguaglianza, la povertà e l’esclusione sociale; promuovere l’attuazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile; favorire il dialogo sociale e la cooperazione tra i diversi attori; costruire società più resilienti, migliorando la coerenza tra le politiche economiche e sociali.

Nella sessione di apertura, presieduta dal Presidente della Conferenza Internazionale del Lavoro (ILC), sono stati esaminati i risultati ottenuti dalla Coalizione Globale nel corso del 2024. Tra gli argomenti affrontati, il diritto al salario dignitoso. Nel corso degli anni si sono osservati trend positivi nei salari reali, con aumenti più marcati nei paesi in via di sviluppo rispetto ai paesi più ricchi, ove peraltro le dinamiche sono state anche molto diverse tra i vari Stati. Eppure milioni di lavoratori in tutto il mondo continuano a percepire salari insufficienti a garantire un tenore di vita accettabile. A fronte di ciò, il numero di iniziative per un salario dignitoso è aumentato notevolmente.

La sessione ha messo in evidenza gli sforzi per promuovere l’armonizzazione con i principi dell’OIL per il raggiungimento di salari dignitosi, anche attraverso il rafforzamento del dialogo sociale e della contrattazione. Una parte dei lavori è stata dedicata al dialogo sociale rispetto agli obiettivi di sviluppo, lotta alle disuguaglianze e ai cambiamenti climatici. La maggior parte delle strategie adottate dagli Stati non prevedono il dialogo sociale e quindi la partecipazione delle organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro alle politiche economiche e sociali, mentre è fondamentale per creare consenso, instaurare fiducia e proporre soluzioni eque basate sul lavoro dignitoso. Nonostante il suo riconosciuto valore, è sottoutilizzato nelle politiche climatiche, nei meccanismi di finanziamento e nella cooperazione internazionale. Imprese responsabili per società inclusive, è stato un altro tema affrontato, evidenziando la necessità di rafforzare la finanza sostenibile; si tratta anche di promuovere modelli che bilancino obiettivi sociali, ambientali ed economici.

Questi sforzi sono guidati proprio dalla Coalizione Globale e dai suoi partner, impegnati a garantire che la sostenibilità si traduca in benefici concreti per i lavoratori, le aziende e le comunità. Nella sessione pomeridiana si è analizzato il contributo del settore privato alla creazione di posti di lavoro di qualità, alla crescita inclusiva e alla giustizia sociale. I governi, le organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro, così come gli altri soggetti interessati, sono chiamati a svolgere un ruolo fondamentale di promozione e sostegno alle aziende responsabili. La lotta alle disuguaglianze e alle discriminazioni necessita della presenza di istituzioni inclusive e di sistemi di protezione sociale e di supporto a tutti i cittadini. La cosiddetta “economia dei diritti umani”, è finalizzata a colmare il divario tra crescita economica e giustizia sociale. In linea con l’Agenda 2030, l”economia dei diritti umani offre una visione di giustizia, sostenibilità e inclusione. La sessione conclusiva della Coalizione Globale, presieduta dal Presidente della Conferenza Internazionale del Lavoro, è stata un momento di riflessione sui risultati del Forum, con interventi di alto livello; ha consentito alle parti di riaffermare i propri impegni, definire i prossimi passi e rafforzare l’impegno della Coalizione a favore della giustizia sociale, attraverso azioni concrete a livello globale, nazionale e regionale.

Comunicato stampa – CSdL