Il contenimento della spesa pubblica non equivale al taglio degli stipendi, come sostengono alcune forze di opposizione. Le quali, probabilmente, se fossero al governo, avrebbero li avrebbero già dimezzato.
Questo è il pensiero del Patto che, nella consueta seduta settimanale, ragiona sui provvedimenti da prendere per affrontare la congiuntura. Indipendentemente dal rapporto con l’Italia.
San Marino, questo è il convincimento, ha potenzialità e risorse per intervenire con provvedimenti autonomi.
E così infatti si muove. La situazione dello Stato è ancora buona, ma occorre procedere al contenimento dei costi intervenendo sugli sprechi e implementare la base imponibile attraverso risorse che a questo momento sfuggono.
Oltre al pacchetto in via di confronto con il governo, il Patto mette sul tavolo altre proposte. Ad esempio: l’incentivazione delle attività commerciali per favorire l’ingresso della Monofase; l’introduzione dell’Iva per i settori industriali; l’attivazione degli strumenti per realizzare una maggiore equità fiscale.
L’idea di fondo è che ad un progetto generale di rilancio dell’economia debbano concorrere tutti i settori, ciascuno con le sue risorse e le sue potenzialità.
Oltre all’esame dei prossimi lavori consiliari, il Patto ha quindi messo in cantiere una serie di incontri e di approfondimenti, anche con i Segretari di Stato, per arrivare quanto prima ad un pacchetto condiviso ed operativo.
