Dichiarazione del Presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali, su dati sicurezza del Ministero degli Interni riportati quest’oggi dal quotidiano ‘Il Sole 24 Ore’:
“Questa volta si potrebbe trovare anche qualche motivo di soddisfazione nell’ormai tradizionale (è così dal 1996) ricerca statistica dalla quale emerge come il territorio riminese sia il più insicuro d’Italia per numero di reati denunciati in rapporto alla popolazione residente: gli stessi numeri indicano per la provincia di Rimini un calo record delle denunce tra gli anni 2007 e 2008 (miglior performance in assoluto: – 17%) e i medesimi ricercatori avvisano che Rimini paga i rilevanti flussi turistici estivi in termini statistici.
Comunque magra, magrissima consolazione per un’analisi che, in definitiva, continua essere paradossale per le conclusioni che fa emergere sulla base apparentemente asettica della lettura dei numeri nudi e crudi.
Sinceramente impressiona il fatto che città dell’Emilia Romagna, della Lombardia, del Piemonte, della Liguria, della Toscana siano ai primi posti per insicurezza mentre realtà urbane nelle quali la criminalità organizzata ha un controllo spietato del territorio (non lo dice il sottoscritto ma le cronache e le indagini di cui quasi ogni giorno viene data notizia) restino in mezzo al groppone oppure spicchino addirittura tra le realtà virtuose. E’ una constatazione che salta immediatamente all’occhio del profano e dunque dovrebbe mettere più di un dubbio nella mente di chi compila queste ricerche. Ad esempio: non sarà che nei territori dove ancora sussiste fiducia nelle istituzioni via sia una maggiore propensione alla denuncia dei reati?
Per Rimini non cambia nulla: eravamo primi (o ultimi che dir si voglia) negli ‘apocalittici’ anni 1996 e 1997, eravamo primi (o ultimi) nella fase della ‘rinascita’ tra 1999 e 2003, siamo primi (o ultimi) adesso. Noi, come Bologna o Ravenna, o Milano o Torino in castigo: gli altri- soggetti permanenti di inchieste e libri di incendiaria denuncia per diffusione di illegalità- premiati. Se questo è affrontare seriamente il problema sicurezza…”