Roaming gratuito da giugno 2017. Nessun limite temporale di utilizzo del telefono, con un’importante apertura per alcune categorie, come gli studenti Erasmus o i lavoratori transfrontalieri. E poteri di vigilanza alle compagnie, che potranno indagare su chi si comporta in maniera anomala, ad esempio acquistando una carta sim in un Paese per poi utilizzarla altrove. La Commissione europea ieri si è riunita per rifinire la sua proposta sull’utilizzo del traffico dati all’estero, portando alcune importanti modifiche (da confermare entro il 15 dicembre) alle indicazioni che il presidente Juncker aveva dato alcuni giorni fa.
Facciamo ordine. In base al calendario già approvato dall’Ue, secondo un percorso iniziato nel lontano 2007, a partire da giugno del 2017 l’Europa sarà considerata un unico grande mercato telefonico (come gli Stati Uniti) e saranno completamente aboliti tutti i costi di roaming: significa, nella pratica, che i nostri operatori telefonici non potranno chiederci costi extra quando restiamo nei confini dell’Ue per il traffico dati, per le chiamate o per gli sms. Alcuni punti di questa piccola rivoluzione, però, sono ancora in fase di definizione. Soprattutto, è necessario prevenire abusi: in teoria, infatti, sarebbe possibile comprare una scheda in un Paese, dove magari il mercato ha tariffe più basse, e utilizzarla stabilmente in un altro.
Allora, per evitare un terremoto di proporzioni incalcolabili sul fronte della concorrenza, il presidente Juncker nei giorni scorsi aveva già proposto dei limiti temporali: gli operatori, cioè, avrebbero dovuto garantire almeno 90 giorni gratuiti all’anno ai propri clienti, da godere per periodi di 30 giorni alla volta. Una soluzione tagliata su misura delle esigenze dei turisti. Ieri la Commissione ha rivisto il tiro e, di fatto, ha allargato di molto il perimetro del roaming gratuito. Adottando una soluzione che pare adatta anche a lavoratori o studenti transfrontalieri che, cioè, vivono stabilmente lontano dal loro Paese d’origine.
Il nuovo approccio, quindi, garantisce che il roaming sia gratuito e illimitato sempre in tutta l’Ue. Con un confine: a evitare abusi saranno le compagnie telefoniche, alle quali viene dato il compito di vigilare su comportamenti scorretti. Le ipotesi sono molte: la presenza di traffico nazionale insignificante rispetto a quello in roaming, l’uso quasi esclusivo di una sim in roaming, l’uso di carte sim multiple in roaming da parte dello stesso utente. Sono tutte situazioni che denunciano evidenti anomalie sulle quali le compagnie potranno intervenire. Concretamente, arriverà una comunicazione al cliente e scatterà una fase di gestione dell’eventuale disputa, in base a una procedura che gli stessi operatori dovranno mettere a punto. Ma non è detto che la partita venga chiusa così. Se le compagnie vedranno rischi per il loro modello di business, potranno allertare le autorità garanti e tornare al passato. Chiedendo un pagamento per i servizi di roaming. Il Resto del Carlino