«Da cittadino sammarinese e membro delle istituzioni proprio non posso stare zitto. Anche se devo dire che Giuseppe Roberti ha un bel coraggio dopo la sentenza che lo ha condannato a nove anni».
Teodoro Lonfernini, esponente della Dc, in verità non rivolge parole di fuoco solo all’ex ambasciatore e presidente della Banca commerciale sammarinese, l’uomo che, secondo l’accusa per la quale è poi stato condannato, ha mosso milioni di euro a favore della politica intascando tangenti. Lonfernini accusa anche la vecchia politica.
Qualcuno però lo ha chiamato a fare da mediatore e costruire alleanze.
«Sono veramente imbarazzato per quei politicanti che lo cercavano e chiedevano il suo aiuto. I nostri vecchi si rivoltano nella tomba. Ma quello che voglio dire a Roberti è che deve farsi un profondo esame di coscienza e stare molto lontano da San Marino non solo dal tribunale ma dall’intero Paese, qui non lo vuole più nessuno».
Rimane il fatto che ha ricoperto incarichi molto importanti sul Titano. Qualcuno glieli ha conferiti.
«E’ vero. E’ stato anche ambasciatore per il nostro Paese ma, ripeto, la mia rabbia è anche nei confronti di chi si serviva di lui».
Pensa che Giuseppe Roberti abbia avuto responsabilità sulle sorti di San Marino? Sto parlando della drammatica situazione in cui versa.
«Sono convinto che se non ci fossero stati personaggi come lui avremmo avuto rapporti migliori anche con l’Italia. E più rispetto da parte di tutti».
Roberti afferma che l’attuale governo cadrà nel giro di sei mesi e la Dc farà un accordo con i movimenti per tornare in carica.
«Su quello che è l’andamento del Paese non bisogna essere dei visionari per capire che cosa sta succedendo. Per quanto riguarda noi, dialoghiamo con i movimenti già adesso in quanto forze di opposizione. Tutto il resto sono affermazioni sue, noi facciamo politica vera e lui farà molta fatica a interferire sulla Dc».
Mi sembra che, da parte della popolazione, non ci stata una grande reazione alla sentenza del processo Mazzini, nonostante sia un evento storico per la Repubblica. Come la vede?
«Purtroppo c’è rassegnazione nelle persone e noi come partito di maggioranza relativa dobbiamo dare la scossa».
Monica Raschi, Il Resto del Carlino 02.07.2017
Teodoro Lonfernini, esponente della Dc, in verità non rivolge parole di fuoco solo all’ex ambasciatore e presidente della Banca commerciale sammarinese, l’uomo che, secondo l’accusa per la quale è poi stato condannato, ha mosso milioni di euro a favore della politica intascando tangenti. Lonfernini accusa anche la vecchia politica.
Qualcuno però lo ha chiamato a fare da mediatore e costruire alleanze.
«Sono veramente imbarazzato per quei politicanti che lo cercavano e chiedevano il suo aiuto. I nostri vecchi si rivoltano nella tomba. Ma quello che voglio dire a Roberti è che deve farsi un profondo esame di coscienza e stare molto lontano da San Marino non solo dal tribunale ma dall’intero Paese, qui non lo vuole più nessuno».
Rimane il fatto che ha ricoperto incarichi molto importanti sul Titano. Qualcuno glieli ha conferiti.
«E’ vero. E’ stato anche ambasciatore per il nostro Paese ma, ripeto, la mia rabbia è anche nei confronti di chi si serviva di lui».
Pensa che Giuseppe Roberti abbia avuto responsabilità sulle sorti di San Marino? Sto parlando della drammatica situazione in cui versa.
«Sono convinto che se non ci fossero stati personaggi come lui avremmo avuto rapporti migliori anche con l’Italia. E più rispetto da parte di tutti».
Roberti afferma che l’attuale governo cadrà nel giro di sei mesi e la Dc farà un accordo con i movimenti per tornare in carica.
«Su quello che è l’andamento del Paese non bisogna essere dei visionari per capire che cosa sta succedendo. Per quanto riguarda noi, dialoghiamo con i movimenti già adesso in quanto forze di opposizione. Tutto il resto sono affermazioni sue, noi facciamo politica vera e lui farà molta fatica a interferire sulla Dc».
Mi sembra che, da parte della popolazione, non ci stata una grande reazione alla sentenza del processo Mazzini, nonostante sia un evento storico per la Repubblica. Come la vede?
«Purtroppo c’è rassegnazione nelle persone e noi come partito di maggioranza relativa dobbiamo dare la scossa».
Monica Raschi, Il Resto del Carlino 02.07.2017