Roma all-in Europa, ma Dybala e Wijnaldum ancora in dubbio

Centottanta minuti per definire una stagione, perché tanto vale la doppia sfida in semifinale di Europa League con il Bayer Leverkusen. In palio non solo un biglietto per la finale del 31 maggio a Budapest, ma anche la possibilità di continuare a coltivare un sogno Champions difficilmente raggiungibile dal campionato. E se alla vigilia della sfida con i tedeschi Mourinho prova a spegnere le voci di un interessamento del Psg, dall’altra deve fare i conti con la solita emergenza.

“Se a Parigi mi hanno cercato, non mi hanno trovato, perché con me non hanno parlato” è stata la risposta con il sorriso dello Special One. Un sorriso visto anche sul volto di Dybala nella rifinitura aperta ai media, ma si sa, spesso è solo un modo per nascondere i reali problemi. Paulo, infatti, così come Wijnaldum, non sono ancora al 100% e “deciderò solo domani se metterli o no dall’inizio”, ha spiegato il portoghese con delle parole che non sembrano la più classica della pretattica per nascondere la formazione all’avversario. Negli ultimi giorni, infatti, si è riacutizzato il problema alla caviglia infortunata a Bergamo e per questo il “prepariamo la partita con o senza di lui” pronunciato da Mourinho corrisponde a realtà. Al punto che ieri a Trigoria è stato provato anche il modulo con Abraham e Belotti insieme, per una soluzione, anche qui, che non presenta due attaccanti al top della loro condizione, visto che il Gallo è costretto ad allenarsi con un tutore dopo la frattura costale riportata recentemente.

“Ma nonostante tutti i problemi che abbiamo, non andiamo lì a regalare la partita al Bayer – ha detto Mou – Metteremo in campo tutto quello che avremo fra qualità e voglia, cercando di fare un risultato che ci permetta di arrivare alla gara di ritorno ancora in gioco”. Per questo alla squadra chiederà equilibrio e testa, senza inutili assalti in un confronto che non si esaurirà domani all’Olimpico, ma sette giorni più tardi in Germania. Un paese al quale invidia la lungimiranza della Bundesliga di non intasare il calendario a ridosso della semifinale, consentendo così al Bayer di anticipare la sfida del weekend precedente alla gara con Roma al venerdì. “E anche un giorno in più di riposo fa la differenza in questo momento della stagione”, è stato il commento di Mourinho, che poi è tornato sul solito discorso di una rosa corta quando subentrano gli infortuni. “Non è una critica, ma la realtà. E sicuramente se fossimo usciti a dicembre dalle coppe oggi saremmo secondi o terzi in campionato. Invece siamo vittima del bene che questa Roma ha fatto”.  A questo punto l’all-in è tutto sull’Europa League, ma “al di là del risultato per me resterà una stagione fantastica”. Parola di José Mourinho. 

Juventus-Siviglia, Allegri: ‘Abbiamo una corazza che non sposta nulla Il tecnico, vogliamo la finale di coppa e il secondo posto’

“Non so cosa succederà, noi ormai abbiamo una corazza che non sposta più niente: in questa stagione un giorno è bianco, poi nero e poi di altri colori, inoltre parlano tutti: da questa esperienza ne usciamo fortificati”: così il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, dopo le motivazioni della sentenza del Collegio di Garanzia. “Abbiamo queste due semifinali in Europa League e quattro in campionato – aggiunge sul rush finale alla vigilia del Siviglia – noi dobbiamo fare il massimo cercando di andare in finale e mantenere il secondo posto. Facendo questo avremo fatto il nostro”. 


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