Roma. «Auto a passo d’uomo e bus gratis» Piano del governo contro lo smog

AUTO_SmogSOLDI aggiuntivi, pochi. Finalmente norme di coordinamento nazionali antismog ma su base assolutamente volontaria. Pacchetto di interventi di emergenza razionale ma moderato, che cerca di coniugare le esigenze dei cittadini con quelle della riduzione delle concentrazioni di inquinanti. Al centesimo giorno di emergenza smog a Milano, il vertice al ministero dell’Ambiente produce una cabina di regia nazionale con un protocollo siglato dal ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, dal presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini e dal presidente dell’Anci, Piero Fassino.

L’ACCORDO prevede che i sindaci, in caso di inquinamento oltre la soglia di guardia per più di una settimana, possano decidere di adottare un pacchetto di misure tra le quali l’abbassamento dei limiti di velocità di 20 km/h nelle aree urbane; l’attivazione di sistemi di incentivo all’utilizzo del trasporto pubblico locale, la riduzione delle temperature massime di 2 gradi di riscaldamento negli edifici pubblici e privati; la limitazione dell’utilizzo della biomassa per uso civile laddove siano presenti sistemi alternativi.
Il ministro Galletti proporrà al Consiglio dei Ministri anche un incentivo alla rottamazione dei diesel Euro 3. Ma il punto debole del pacchetto è strutturale: i sindaci non son obbligati ad applicarlo. E la Babele uscita dalla porta rischia di rientrare dalla finestra. «Io dico che i provvedimenti di emergenza – replica Galletti – ‘devono’ applicarli. Poi la titolarità delle decisioni resta in capo ai sindaci in quanto la legge dice che siano loro a dover fare queste azioni di emergenza. Resta il fatto che a una grande emergenza abbiamo risposto con una grande alleanza tra governo, Comuni e Regioni».
Galletti ha annunciato di aver messo a disposizione dei Comuni un fondo da 12 milioni di euro per iniziative sul trasporto pubblico locale – tradotto, bus gratis o a tariffa ridotta – e la mobilità condivisa e ha aggiunto che ci sono altri 405 milioni per gli interventi di medio periodo: 35 milioni per la mobilità sostenibile casa-lavoro, car e bike sharing già approvate con il collegato ambientale; 50 milioni vanno per le reti di ricarica elettrica, attraverso il fondo di Kyoto; 250 milioni per l’efficienza energetica di scuole e condomini e 70 per la riqualificazione degli edifici della pubblica amministrazione.

PLAUDE il presidente dell’Anci, Piero Fassino, e con lui tutto il Pd e Ncd. Molto critici invece M5S, la Lega, Sel, i Verdi e molti ambientalisti. Ho aderito al protocollo anti smog – ha osservato il governatore della Lombardia Roberto Maroni – perché contiene misure, tutte tranne il limite a 30 all’ora in città, che noi in Lombardia già attuiamo. Ma ho fatto presente che le risorse per gli interventi sono troppo esigue. Io ho chiesto 2 miliardi in 5 anni di risorse aggiuntive solo per la Lombardia per misure strutturali, mentre nel protocollo sono previsti appena 12 milioni e per tutta Italia. Servono zeri in più. È evidente che così non serve a niente». «È fondamentale – sottolinea Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente – che il protocollo firmato si traduca in norme di legge e individui nuove risorse per fronteggiare l’emergenza smog; altrimenti saranno state solo chiacchiere».

Resto del Carlino