Roma. Corte Costituzionale, l’ira di Berlusconi: «Noi tagliati fuori»

BerlusconiC’è l’affondo contro la mano tesa da Renzi ai 5 Stelle sull’elezione dei giudici della Consulta, e quel giudizio: «Grave che la Corte non abbia al suo interno neppure un giudice che appartenga al centrodestra». C’è l’attacco diretto al premier, «noi lasciavamo i posti all’opposizione mentre Renzi non lo fa». E c’è anche un atto d’accusa contro l’intreccio tra la politica e il sistema bancario, con una richiesta di trasparenza («Si pubblichino i nomi di chi ha avuto soldi dalle banche provocandone il dissesto e non li ha restituiti») che non dispiacerebbe ai grillini.
Ma le vere novità del Silvio Berlusconi che ieri ha presentato l’ultimo libro di Bruno Vespa ( Donne d’Italia ) sono altre. Due e di segno opposto. La prima è un appello rivolto al Quirinale, con tanto di evocazione – non accadeva da anni – di elezioni anticipate. «Se fossi il presidente della Repubblica», scandisce, «scioglierei il Parlamento e andrei a elezioni». La seconda sta nel «no» alla mozione di sfiducia individuale presentata dal 5 Stelle nei confronti di Maria Elena Boschi. «Non la voteremo», spiega. «Chiederò ai nostri parlamentari di astenersi o di uscire dall’Aula».

La Stampa