Un risveglio bruscamente interrotto da un’esplosione che ha fatto tremare i vetri, costretto decine di residenti a fuggire di casa e generato una colonna di fumo visibile a chilometri di distanza. È quanto accaduto oggi, venerdì 4 luglio, nel quartiere Prenestino, a Roma, a seguito di un grave incidente avvenuto presso un distributore di carburante in via dei Gordiani.
Secondo quanto ricostruito dai Vigili del Fuoco, l’esplosione si è verificata poco dopo le 8 del mattino, durante le operazioni di spegnimento di un incendio già in corso. Le fiamme si erano sviluppate in seguito all’urto di un camion contro una conduttura. Mentre i pompieri erano sul posto per l’intervento, è avvenuta la deflagrazione, causata — presumibilmente — da una fuga di gas.
La violenza dello scoppio ha provocato danni anche agli edifici circostanti. Alcuni palazzi hanno subito lesioni alle strutture e diverse finestre sono esplose. Le fiamme hanno raggiunto un deposito giudiziario situato alle spalle del distributore, aggravando ulteriormente la situazione.
Il bilancio attuale è di 21 persone ferite, tra cui alcuni passanti. I feriti sono stati trasportati in diversi ospedali della Capitale dal personale del 118, alcuni anche con l’ausilio delle autoradio dei carabinieri intervenuti. Tra i soccorritori, un militare del Nucleo Radiomobile ha riportato ferite lievi. In un primo momento si era ipotizzato anche il coinvolgimento di operatori sanitari, poi escluso.
In via precauzionale, è stata chiusa la fermata della metro C Teano, su disposizione delle forze dell’ordine. L’area è stata evacuata dai carabinieri già nelle prime fasi dell’intervento.
La presidenza del Consiglio ha fatto sapere che la premier Giorgia Meloni è costantemente aggiornata sull’accaduto. La presidente ha parlato direttamente con il sindaco Roberto Gualtieri e segue gli sviluppi in stretto contatto con il sottosegretario Alfredo Mantovano, mantenendo alta l’attenzione sullo stato di salute delle persone coinvolte.
Per i residenti, la mattinata si è trasformata in un incubo. Diverse testimonianze raccolte sul posto parlano di un boato fortissimo, scambiato inizialmente per un attentato o un terremoto. Alcuni abitanti sono fuggiti in strada in pantofole, con i vetri delle finestre esplosi e frammenti sparsi ovunque. C’è chi ha riportato ferite da taglio e chi ha assistito a scene drammatiche, con persone sanguinanti in strada coperte di frammenti di vetro.
Mentre l’area resta ancora sotto il controllo delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco per la messa in sicurezza, i tecnici stanno cercando di ricostruire le dinamiche esatte dell’esplosione. Le cause sono ancora in fase di accertamento, ma non si esclude l’ipotesi della fuoriuscita di gas come elemento scatenante.
L’incidente riaccende l’attenzione sulla sicurezza degli impianti di distribuzione carburanti, soprattutto in contesti urbani densamente abitati. Oggi, per fortuna, non si registrano feriti in pericolo di vita, ma la paura e i danni materiali restano tangibili nel cuore di un quartiere ancora sotto shock.