
Da settimane, prima attraverso una chat con i tifosi su Facebook e poi una volta sbarcato a Ciampino, James Pallotta va ripetendo che ha in programma “
un incontro col prefetto Gabrielli” per parlare della situazione dell’Olimpico e, in particolare, della curva Sud, ormai sempre semideserta vista la protesta per la presenza delle barriere decisa dallo stesso prefetto e dal questore. L’appuntamento però, stando a quanto ha detto stamattina Gabrielli, non solo non è imminente, ma non sarebbe stata fissata alcuna data: “Io sto a Palazzo Valentini e sono facilmente reperibile a qualsiasi numero, sia di giorno che di notte, e quindi forse c’è qualche difetto di comunicazione perché io non mi nego a nessuno e, come dico un po’ scherzando, ricevo cani e porci. Non mi piace – ha aggiunto Gabrielli – che si comunichino impegni con riferimento ad altri, non fissati. È come se io dicessi che adesso mi devo vedere con Obama, mentre la buona educazione, istituzionale e non, presuppone che io chieda a qualcuno di incontrarlo e poi se quel qualcuno mi dice di sì posso comunicarlo: io non dico mai che incontrerò qualcuno se non l’ho nemmeno sentito”. Non solo: Gabrielli si è anche stupito dell’eccessiva attenzione che il suo presunto incontro col Pallotta (che oggi alle 17 invece incontrerà il commissario Tronca in Campidoglio) sta avendo nella capitale: “Capisco che i problemi di questa città non sono Mafia Capitale, l’amministrazione che è andata a scatafascio, le prossime elezioni o il Giubileo, ma questo incontro che molto probabilmente faremo al chilometro 102 della Cairo-Suez, così almeno gli daremo anche una valenza storica”.