EVITARE la stangata del canone Rai a inizio anno, come invece prevederebbe la legge di Stabilità, e diluirlo fino a che non diventi quasi impercettibile. Il Pd ci prova, il governo per il momento nicchia ma – ammettono i tecnici del Mef – sta pensando a fare lo stesso. Intanto, se nulla interverrà e la norma sarà approvata così com’è, i 100 euro del canone saranno pagati da chiunque possieda un’utenza elettrica e sia residente nella casa su cui paga la bolletta, il 31 gennaio prossimo. In un’unica soluzione. Al ministero, però, stanno valutando (ma a partire dal 2017) di rateizzare i 100 euro in diverse tranche da circa 16 euro ciascuna a bimestre. «Stiamo studiando la norma – spiegano al Mef – ma ci sono una serie di questioni tecniche, come l’introito di cassa per il bilancio dello Stato; se si paga in un’unica soluzione, a febbraio si sa che nelle casse arriverà un certo numero di soldi, se invece si rateizza, c’è il rischio di rimanere scoperti su alcune voci. Ma è probabile che riusciremo a trovare la quadra».
INTANTO, anche per forzare un po’ la mano al governo, il Pd al Senato ha proposto proprio di fare quello che il Mef sta valutando, ovvero inserire la rateizzazione dal 2017 e il pagamento in due diverse rate (una a gennaio e l’altra a giugno) dell’intera cifra nel 2016. Una misura che potrebbe agevolare non poco le famiglie: il canone diverrebbe così quasi impercettibile tra le molteplici voci della bolletta elettrica. Nella declinazione dei consumi ci sarà una voce a parte, appunto ‘canone Rai’ che però sarà parte integrante della medesima bolletta. «In pratica – spiega ancora il Mef – uno potrà anche saltare il pagamento della bolletta di gennaio per non pagare il canone, ma verrà fuori subito che non ha pagato e si avvierà immediatamente il circuito della riscossione coatta». Nessun rischio di pagare due volte, invece, se si hanno due case con bollette intestate; si paga solo dove si è residenti. Quel che è certo è che, in questo modo, il governo conta di far cassa per circa 200 milioni di euro (l’evasione reale orbita sui 500 milioni).
Ma non c’è solo la Rai nei pensieri del gruppo Pd al Senato che proporrà altri due interventi alla legge di Stabilità; il sud e la casa. Sul Sud vengono proposti un ampliamento della decontribuzione per i neoassunti nel Mezzogiorno e un credito d’imposta per gli investimenti, da inquadrare nell’arco di un triennio. Per la casa, il Pd punta sui grandi esclusi dall’esenzione Tasi/imu. Per il nodo previdenziale, infine, si pensa al varo del «prestito», ovvero di una somma con cui accompagnare alla pensione chi perde il lavoro ma è in un’età «critica» e , in ultimo, una notizia molto attesa: il sottosegretario Zanetti ha annunciato che sul money transfer, l’invio di soldi all’estero, «il limite del contante non aumenterà a 3 mila euro ma rimarrà invece fissato a mille euro».
La Repubblica