Roma. La risposta di Francesco all’Isis. Inizia il Giubileo della Misericordia

Papa FrancescoIL GIORNO dopo aver annunciato i divieti e le misure di sicurezza in vigore nella capitale per il Giubileo di Francesco, il prefetto di Roma Franco Gabrielli ritorna a parlare del grande evento ormai alle porte. «Roma è pronta», afferma, per poi aggiungere un meno tranquillizzante: «Possiamo garantire l’impegno, ma non il risultato».
Del resto il verificarsi di azioni terroristiche o di qualunque altro incidente, appartiene in larga misura alla sfera dell’insondabile. Ad ogni buon conto, Gabrielli si è detto «sereno e preoccupato», ma – precisa – solo nel senso etimologico del termine: «noi abbiamo fatto tutto prima, ci siamo preparati, i compiti a casa li abbiamo fatti. Poi tutto si vedrà sul campo». È consapevole di non essere un uomo solo al comando e di essere circondato da collaboratori e da una macchina molto articolata.

SONO infatti quattro le realtà istituzionali che a Roma saranno coinvolte, in varia misura e con diverse competenze, nella gestione del Giubileo: oltre al prefetto, ci sono il commissario straordinario per il Campidoglio (il prefetto Francesco Paolo Tronca, altro funzionario dello stato), il ministero dell’Interno e in ultimo lo stesso Palazzo Chigi. Anche se, in caso di emergenza, la prima risposta toccherebbe proprio al prefetto Gabrielli. «La decisione di evacuare spetterebbe a me. Tutte le decisioni di difesa civile antiterrorismo e di protezione civile fanno capo al prefetto. È ovvio – ha poi precisato – che nel momento in cui la situazione dovesse assumere un profilo di alta responsabilità, la competenza passerebbe nelle mani del Viminale».

INTANTO ieri, durante l’Angelus domenicale, di fatto si sono svolte quasi delle prove generali del Giubileo. I pellegrini hanno potuto accedere alla piazza solo attraverso i varchi col
metal detector. Il flusso dei fedeli è stato anche filtrato dalle transenne disposte in tutta l’area intorno al colonnato. Via della Conciliazione da domani sarà divisa in due: una parte condurrà alla Porta Santa coloro che si sono iscritti on line, l’altra farà confluire i fedeli dalla parte opposta del sagrato. Per quanto riguarda le aree intorno alla piazza, va anche segnalato il giro di vite sui cosiddetti ‘salta-fila’, ovvero l’attività di promozione dei tour turistici e la vendita dei biglietti di accesso ai musei: è stata allargata alla zona del Vaticano la fascia di territorio in cui questa attività è vietata, secondo l’ordinanza emanata lo scorso 25 novembre dal commissario Tronca.
Negli ospedali romani, poi, sono stati preservati 300 posti letto per le situazioni di crisi e da domani saranno operativi 2250 militari, a cui si aggiungeranno un migliaio di operatori delle forze dell’ordine normalmente impegnati a Roma. Insomma tutto sembra pronto: «Abbiamo ipotizzato venti tipi di eventi problematici durante il Giubileo. E chiosa: «L’evento di domani, nel nostro ranking è al numero due».

Resto del Carlino