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La denuncia sulle anomalie nella raccolta firme in un servizio della trasmissione Mediaset. Il sindaco risponde: “Non ci sono incongruenze”.
Le Iene denunciano un nuovo caso di firme sospette nelle fila del Movimento 5 Stelle. Dopo Palermo e Bologna, questa volta al vaglio del programma di Italia 1 ci sarebbe Roma e, quindi, la candidatura dell’attuale sindaco Virginia Raggi.
In un servizio, trasemsso domenica 26 marzo, intitolato “C’è un falso nella candidatura del sindaco Raggi?”, la “iena” Filippo Roma, approfondisce un evento sospetto risalente ad aprile del 2016, appunto durante la campagna elettorale del candidato sindaco. Filippo Roma raggiunge Raggi fin sulle piste da sci dell’Alpe di Siusi per intervistarla ma lei dice solo che alle’epoca era candidata e di rivolgersi ai delegati di lista.
«Se ho letto della presunta irregolarità delle firme per la mia candidatura? Sì lo abbiamo letto, sono venuti anche in montagna – spiega il sindaco commentando la notizia -. Abbiamo sempre risposto tramite i delegati di lista, che sono peraltro due avvocati, mi hanno rassicurato. Comunque effettueremo anche ulteriori accertamenti e verifiche ma da quello che mi viene rappresentato dai miei stessi delegati non c’è alcuna irregolarità».
A sollevare il caso delle firme sospette e a fare la soffiata alle Iene è stato Alessandro Onorato, consigliere comunale per la lista Marchini che ha richiesto l’accesso agli atti per verificare se fosse tutto in regola. «Dopo il caso Palermo ho fatto un accesso agli atti. Mi sono domandato: a Roma come sarà andata? – racconta Onorato -. Si evince in maniera lampante che i 5 stelle il 20 aprile, per giunta con l’autentica di un notaio, hanno dichiarato di aver raccolto 1.352 firme a supporto della candidatura di Virginia Raggi a sindaco utilizzando 90 atti separati. La domanda è: come fai a dichiarare il 20 aprile quello che farai il 23 aprile? Come si fa a dichiarare 3 giorni prima quante firme raccoglierai: o sei un preveggente o c’è un falso».
«Virginia Raggi ora che sei tornata a Roma rispondi su tema #firmefalse denunciato dalle Iene» chiede via Twitter il senatore del Partito democratico Stefano Esposito, lanciando l’hastag #trasparenza.
Il Tirreno.it