Roma. Scontrini, Marino davanti al gup tenta la carta dell’abbreviato

ignazio-marinoL’ex sindaco ha chiesto il rito alternativo, che dà diritto a uno sconto di pena pari a un terzo, ma a condizione che siano accolte due prove che ritiene a suo favore. Il giudice deciderà il 29 settembre.

Ha scelto il rito abbreviato, che dà diritto a uno sconto della pena pari a un terzo. L’ex sindaco Ignazio Marino ha sollecitato il ricorso al rito alternativo al gup Pierluigi Balestrieri, che lunedì avrebbe dovuto pronunciarsi sul suo rinvio a giudizio, chiesto dalla procura, e su quello di altri tre indagati.

Le accuse

L’inchiesta è quella in cui il chirurgo dem è accusato di peculato e falso per la carta di credito del Comune e di truffa in relazione ai compensi destinati a collaboratori fittizi della onlus Imagine, fondata nel 2005 per portare aiuti sanitari in Honduras e in Congo, di cui l’ex sindaco era rappresentante legale.

Le carte della difesa

Per quanto riguarda la carta di credito (12 mila euro spesi, secondo l’accusa, in 56 cene consumate tra il 2013 e il 2015 sia a Roma, sia in altre città), Marino ha condizionato l’abbreviato all’acquisizione di due prove. La prima, una perizia grafologica che consentirebbe di risalire a chi ha davvero firmato gli scontrini. L’altra, l’acquisizione di una nota del suo ex capo di gabinetto che chiariva a cosa si riferissero le spese di rappresentanza. Quanto alla onlus, l’ex sindaco tra il 2012 e il 2013 avrebbe le avrebbe procurato un «ingiusto profitto» di seimila euro omettendo il versamento dei contributi dovuti all’Inps per le prestazioni lavorative. L’udienza è stata aggiornata al 29 settembre.

Corriere.it