IL MONDO dell’occultismo e del satanismo prospera nel nostro Paese. Uno scherzo? Come magari quel
trick or treat, dolcetto o scherzetto, legato ad Halloween che ormai si sente sempre più in bocca ai giovanissimi, come avvenuto proprio la notte scorsa ormai dedicata da moltissimi bambini e adolescenti a una festa in realtà estranea alla nostra cultura e importata con sempre più successo dal mondo anglosassone? Niente affatto, secondo il servizio antisette della Comunità papa Giovanni XXIII che agisce in collaborazione con la Squadra antisette della Polizia ed è divenuta il punto di riferimento di quanti sono caduti nella spirale delle sette e non trovano via d’uscita. Per mancanza di coraggio, perché sono plagiati, spesso minacciati. Restii a denunciare ma intenzionati a venir fuori dall’incubo.
IN EFFETTI, a spulciare i dati dell’osservatorio del servizio animato da don Aldo Buonaiuto, l’unico di fatto a monitorare il fenomeno in Italia, non c’è molto da star tranquilli. Soltanto nell’ultimo anno e cioè dall’1 gennaio al 25 ottobre scorsi, il numero di contatti totali per richieste di aiuto (anche tramite il numero verde 800228866) è stato di 2.246.
Di questi, le persone che hanno chiesto aiuto, consulenza o informazioni sono state 1.238; infine, i casi effettivamente trattati hanno raggiunto il numero di 568. E non è tutto. Se questi dati si riferiscono all’anno in corso, non ancora concluso, l’analisi dei dati disponibili dal 2002, cioè da quando il servizio ha iniziato la sua attività, delineano un trend in continua crescita del fenomeno settario: dalle 43 richieste di quell’anno si è passati alle 1.502 dell’anno 2014. Finora, il servizio Antisette ha trattato 11.154 casi complessivamente.
NELL’ULTIMO anno le sette più diffuse sono state le psicosette, che hanno avuto quasi un’impennata: rappresentano il 41% delle sette monitorate. Ma una crescita, in particolare a settembre e ottobre, connessa con l’arrivo di Halloween, la registrano anche i culti estremi come il satanismo, lo spiritismo, la stregoneria. L’area più interessata dal fenomeno è ancora il Nord Italia con il 42% dei casi, seguono il Centro al 31% e i Sud al 27%. C’è poi anche l’allarme Internet e social network. Tantissime sono infatti le persone adescate tramite la Rete, dinamica sulla quale ancora una volta i dati confermano una tendenza crescente. A cadere nel vortice delle sette sono soprattutto adulti (39%), giovani (34%) e adolescenti (15%). A contattare il servizio per ricevere un’assistenza, sono in lieve maggioranza le donne (56%) mentre per quello che riguarda le vittime, gli uomini sono i più colpiti dal fenomeno segnando il 55% dei casi. Interessanti anche i dati sul ceto sociale delle vittime coinvolte.
NEL 2015, quelle di ceto sociale alto finite nella rete settaria sono salite al 36%. Ma perché le persone si lasciano attrarre dalle sette? L’Osservatorio sottolinea l’aumento di un bisogno di spiritualità ma soprattutto la debolezza di chi affronta fasi negative come drammi legati alla salute, o alla perdita del lavoro. Insomma anche la crisi, economica come dei valori, gioca la sua parte. Morale: il 22% dei casi viene trattato da un parroco o da un esorcista.
IL CORRIERE DELLA SERA