Roma. Strootman racconta il suo calvario: «E’ stata dura, ma voglio tornare presto»

Dutch midfielder of As Roma Kevin Strootman during a training session in Trigoria, Rome, 13 October 2014. For Strootman it's the first training session with the team after tearing a cruciate ligament in his left knee last March. ANSA/LUCIANO ROSSI/AS ROMA
Tre operazioni al ginocchio negli ultimi due anni. Un avventura, quella con la Roma, iniziata alla grande ed interrotta a causa di un maledetto infortunio. Ora Kevin Strootman sembra aver intrapreso la strada giusta, anche se lunga e faticosa, per tornare ad essere soprattutto un calciatore. “Perché giocare è quello che chiunque faccia questo mestiere vuole veramente”, dice l’olandese in un’intervista pubblicata sul proprio profilo Facebook e sul sito ufficiale della Roma. Un’intervista che serve soprattutto a fare chiarezza sul suo percorso di recupero, e per ringraziare in particolare tutti i tifosi della Roma. “Perché mi sono stati sempre vicini”. “Negli ultimi mesi ci sono state molte speculazioni e voci non corrette relative al mio infortunio e alla mia riabilitazione -scrive Strootman- Ora, tre mesi dopo l’ultima operazione, attraverso questa intervista voglio fare chiarezza sui miei progressi. Non vedo l’ora di tornare a calcare il campo dell’Olimpico”.

L’INTERVISTA – Queste le parole di Strootman: “E’ importante partire dall’inizio. E’ cominciato tutto durante la partita dell’Olandacontro la Francia. Ho avuto problemi con il mio ginocchio destro e ho avuto bisogno di essere sostituito. Non volevo prendere rischi e ho preferito lasciare il campo. Tre giorni dopo c’era la partita con ilNapoli e ho giocato. Le cose andavano bene ma, a causa di uno sfortunato contrasto, ho perso l’equilibrio provocandomi una distorsione ai legamenti crociati. Mi ci sono voluti otto mesi per tornare in campo. Ho giocato nella partita in trasferta contro laFiorentina. Ho subito un tackle, infortunandomi nuovamente al ginocchio destro. Ho lasciato il campo senza provare dolore, ma sentivo il ginocchio poco stabile. La risonanza magnetica ha evidenziato il danno, e la necessità di sottopormi ad un intervento chirurgico per capirne bene l’entità. Durante l’operazione hanno scoperto che i problemi con la mia cartillagine erano più seri del previsto”.

Corriere dello Sport