SANITÀ nel caos. Domani i camici bianchi incroceranno le braccia per una montagna di motivi, a cui se n’è aggiunto in queste ore uno pesantissimo: dalla legge di Stabilità è saltato un emendamento del governo, che doveva garantire seimila assunzioni immediate fra medici e infermieri. Un’urgenza di personale dovuta all’entrata in vigore delle norme Ue, stringenti per quel che riguarda i turni in ospedale. Tutto da rifare, dunque.
Ieri, in maniera febbrile, l’esecutivo e i responsabili sanità del Pd hanno cercato di metterci una pezza: concorsi da effettuare comunque entro fine 2016 (ma la data dovrà essere definita) e stabilizzazione dei precari atipici (per quelli tipici c’è stato già il provvedimento). Come? Il tentativo è di rientrare dalla finestra nella Manovra attraverso un ulteriore emendamento (targato Pd?), al posto di quello sbattuto fuori della porta, malgrado fosse stato concordato dalla ministra Lorenzin con il Mef. Ma non abbastanza condiviso, se proprio dall’Economia sarebbe arrivato l’input per stroncarlo, con grande rabbia della responsabile della Salute che aveva annunciato le assunzioni a destra e a manca. Tempi dunque dilatati, malgrado l’emergenza dettata dalla Ue.
Ira funesta, quella di Lorenzin, solo in parte placata con i due provvedimenti da reinserire ma, questa volta, senza agganciarli all’ipotetico finanziamento (ossia risparmio) che dovrebbe derivare dalle nuove regole sulla colpa medica. La disciplina di questa materia sarà oggetto di uno specifico disegno di legge che il Pd vuole operativo in primavera. Impegni sono stati assunti sia da Federico Gelli (responsabile per la sanità), sia dal vicesegretario Matteo Orfini: «Garantisco che porteremo avanti il percorso legislativo».
ALLA LUCE del sole nessuno critica troppo la mossa del gambero sull’emendamento. Non lo fanno i sindacati dei medici – Carlo Palermo dell’Anaao plaude alla riflessione per le nuove norme sulla responsabilità dei camici bianchi, definendo la materia «molto delicata» – non i parlamentari. Spiega Sergio Venturi, responsabile Sanità della Conferenza delle Regioni e assessore dell’Emilia Romagna: «Invece di fare conto su fonti di finanziamento non certe è meglio prendere un po’ di tempo in più per valutare soluzioni adeguate». E nel frattempo? Con il personale scarso e le nuove ferre discipline di orario (con multe milionarie se l’Italia sgarra)? Per Venturi i problemi si possono affrontare anche con assunzioni a tempo determinato, ma le regioni sottoposte a piani di rientro non possono permettersele.
DIETRO le quinte, però, sono in parecchi a criticare la Lorenzin per la fretta nell’anticipare le assunzioni, parecchi a prendersela con il Mef per lo sgambetto inaspettato al testo concordato. «Ci avevano lavorato insieme – spiega una fonte – fino a sabato, poi domenica il voltafaccia». Di seguito, la rabbia della Lorenzin e il tentativo di rimediare con un nuovo testo che mettesse sullo stesso piano Salute e Scuola. Se si faranno i concorsi per gli insegnanti nel 2016, altrettanto dovrà accadere per i camici bianchi. Ripicche e gelosie mentre qualcuno sghignazza e rimprovera: «Certi annunci il ministro se li poteva risparmiare. Cose così le fanno i dilettanti».
Resto del Carlino