Roma. “Un miliardo per la sicurezza. Renzi, bonus di 80 euro agli agenti

renzi 4CONTRORDINE sull’Ires. La riduzione non avverrà più dall’anno prossimo ma bisognerà attendere il 2017 come in fondo era già stabilito dall’inizio, salvo che Renzi aveva dato l’illusione ottica di volerla anticipare. In compenso, annuncia il premier, saranno stanziati alla Camera nella legge di stabilità un miliardo di euro per la sicurezza e un miliardo per la cultura. Le due poste si compensano? Fino a un certo punto, perché il costo dell’imposta sul reddito delle società era certo, qualche dubbio sul pacchetto anti-terrorismo c’è. In ogni caso, il piano è recuperare soldi dal rientro dei capitali e dalla flessibilità europea. Matteo propone un gioco di prestigio sulle risorse perché «c’è un patto di umanità da rispettare che vale più del patto di stabilità» per non ridurre la Ue a «vittima collaterale». Nella consapevolezza che la Commissione europea ha rinviato a primavera la risposta alla richiesta di maggior elasticità.

MA IL TERRORE ribalta tutto pensa Renzi che, nella sala degli Orazi e Curiazi in Campidoglio dove nel 1957 furono firmati i trattati europei, tiene il primo discorso alla Nazione dopo gli attentati parigini. Si infila nella richiesta francese di sforare il patto per le spese per la sicurezza cui aggiunge quelle per la cultura: «Ad un euro per la prima, corrispondere un euro per la seconda». Illustra gli interventi: «150 milioni per la cybersecurity, con l’integrazione delle banche dati, il bonus di 80 euro a tutte le forze dell’ordine». Forze che «devono diventare 4, con l’accorpamento della forestale ai carabinieri». Poi 50 milioni per il rinnovo degli strumenti e 500 milioni per la difesa. «Gli uomini devono uscire dagli uffici e prestare servizio in strada».