Roma. Vescovadi e monasteri, si aprono le prime porte

immigrazione-triton-mare-nostrum-minori-stranieri-non-accompagnatiPALAZZI vescovili e monasteri aperti ai migranti. In attesa che l’esecutivo della Conferenza episcopale italiana, a inizio ottobre, delinei le linee operative per dare seguito all’appello all’accoglienza del Papa, in alcune diocesi si registrano già dei gesti eclatanti. Come a Taranto, dove l’arcivescovo Filippo Santoro, amico personale di Francesco, ha deciso di ospitare i profughi nel monastero Gesù sacerdote delle Carmelitane scalze, in attesa di raccogliere le disponibilità delle singole parrocchie. Passando al feudo leghista del nord-est, il vescovo di Vicenza, Beniamino Pizziol, ha aperto le porte di un appartamento in vescovado per quattro richiedenti asilo. Appelli ai fedeli a impegnarsi nell’accoglienza sono arrivati da quasi tutte le diocesi. «Parrocchie e comunità religiose sono sollecitate a prevedere lo spazio adeguato per accogliere in modo essenziale e dignitoso una famiglia di profughi», scrive l’arcivescovo di Cagliari, Arrigo Miglio, che ha aperto anche un indirizzo email ad hoc.

Fonte: RESTO DEL CARLINO