Buona, sicura, controllata con oltre un milione di analisi all’anno e capace di far risparmiare a una famiglia più di 600 euro. È l’acqua del rubinetto secondo il Gruppo Hera, che con il suo report annuale “In buone acque” rinnova l’invito ai cittadini a sceglierla come gesto concreto per l’ambiente e per il portafoglio. La multiutility ha pubblicato una fotografia del servizio idrico garantito quotidianamente a oltre 3,6 milioni di persone, sfatando i falsi miti e mettendo in luce un paradosso tutto italiano.
In un Paese dove il 95% dei cittadini si dichiara attento all’ambiente, infatti, solo il 29% beve abitualmente acqua di rete. Un dato che stona con l’eccellenza del servizio, sostenuto da ingenti investimenti: solo nel 2024, come si legge nel report, Hera ha investito 261 milioni di euro nel ciclo idrico, destinando il 63% all’acquedotto, il 16% alla fognatura e il 21% alla depurazione. Un impegno per garantire la qualità di una risorsa di cui ogni persona consuma in media 215 litri al giorno.
A garanzia della sicurezza ci sono i numeri. Nel 2024 sono state effettuate sui territori serviti oltre 1,1 milioni di analisi, più di 3.000 al giorno. I risultati, sottolinea Hera, mostrano concentrazioni medie per tutti i parametri inferiori ai limiti di legge in una misura compresa tra il 68% e il 93%, quando non del tutto assenti. Per rendere queste informazioni trasparenti e accessibili, la multiutility inserisce in bolletta una vera e propria “etichetta” dell’acqua, aggiornata ogni sei mesi, che ne certifica le caratteristiche: oligominerale, a basso tenore di sodio, ricca di calcio, magnesio e potassio.
La scelta del rubinetto ha un impatto ambientale ed economico notevole. Grazie al 57% dei clienti Hera che già la bevono, lo scorso anno si è evitato il consumo di oltre 460 milioni di bottiglie di plastica. Se tutti la scegliessero sempre, il risparmio supererebbe il miliardo di bottiglie. Il vantaggio per le famiglie è altrettanto significativo: un nucleo di tre persone può risparmiare oltre 600 euro all’anno. Mille litri di acqua del rubinetto costano infatti appena 2,63 euro, contro i circa 380 euro dell’equivalente in bottiglia, senza contare le emissioni evitate per il trasporto.
Per promuovere un uso sempre più consapevole, Hera mette a disposizione dei cittadini diversi strumenti digitali, come l’app Acquologo e il Diario dei consumi. Il report completo “In buone acque”, consultabile online sul sito del gruppo, è inoltre disponibile nei principali sportelli clienti della multiutility.