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  • Romagna Acque: 110,7 milioni di metri cubi di acqua distribuiti nel 2024 e investimenti in crescita

    Romagna Acque-Società delle Fonti Spa ha annunciato oggi, durante l’assemblea dei soci, che nel 2024 sono stati distribuiti 110,7 milioni di metri cubi d’acqua in tutta la Romagna. Di questi, 57,3 milioni provengono dalla risorsa di Ridracoli, segnalando un incremento di circa un milione rispetto all’anno precedente. Le prime piogge dell’anno hanno contribuito a elevare i livelli della diga, raggiungendo il punto di sfioro nella primavera, mentre le intense precipitazioni di fine giugno hanno aggiunto circa 2,5 milioni di metri cubi.

    L’assemblea ha approvato all’unanimità il preconsuntivo di bilancio per il 2024, che mostra un valore della produzione di 68,6 milioni di euro, con un aumento di 5,3 milioni rispetto al budget e di 6,4 milioni rispetto al consuntivo 2023. Per il 2025, le previsioni indicano un utile d’esercizio di 6,2 milioni di euro.

    Nel 2023, la distribuzione dell’acqua ha visto la provincia di Forlì-Cesena erogare 36,5 milioni di metri cubi, con 25 milioni provenienti da Ridracoli. La provincia di Ravenna ha distribuito 32,9 milioni di metri cubi, di cui 14,2 milioni da Ridracoli e 18,7 milioni dai potabilizzatori dell’acqua del Cer. Infine, Rimini ha erogato 35,6 milioni, con 15 milioni da Ridracoli.

    Il preconsuntivo del 2024 e il piano triennale 2025-2027 prevedono investimenti complessivi di 65,4 milioni di euro, con un focus su interventi per migliorare l’approvvigionamento idropotabile e la manutenzione della condotta principale. Tra i principali progetti infrastrutturali, si evidenziano il completamento dei lavori della terza direttrice, il raddoppio della condotta Capaccio-Monte Casale e il potenziamento dell’impianto di potabilizzazione di Ravenna.

    Per quanto riguarda la spesa energetica, nel 2024 è prevista una spesa di circa 6,8 milioni di euro, inferiore rispetto al budget e al consuntivo 2023. La maggior parte dell’acqua proviene da Ridracoli, che rappresenta la risorsa meno energivora. Le previsioni per i costi energetici nel 2025 rimangono stabili, con una leggera diminuzione attesa nel triennio successivo, grazie alla stabilizzazione del mercato elettrico.