Romagna Democratica, la storia di Iboyi Godsent

Iboyi Godsent è un nigeriano di 40 anni che, in quanto tale, dobbiamo odiare.

Di cui dobbiamo aver paura. E’ nero, è immigrato.
Quindi, ci viene quotidianamente spiegato, geneticamente malvagio.

Per anni Iboyi ha invece cercato di guadagnarsi il pane vendendo accendini davanti allo Store Obi di Arezzo, senza mai disturbare nessuno, senza mai infastidire.

Il 3 luglio scorso, mentre è davanti all’ingresso nella speranza di vendere qualcosa, si accorge che uno degli avventori dello store sta per uscirne con una sacca piena di merce, senza però essere passato dalla cassa.

Potrebbe far finta di nulla, pensare agli affari suoi.
In fondo non deve niente a nessuno.

E invece si avvicina al ladro, cerca di farlo rientrare, cerca di fermarlo.
L’uomo allora reagisce. Lo strattona, lo spinge, lo prende a calci e pugni. Iboyi non molla la presa, ma alla fine il ladro riesce a fuggire.

Iboyi è tuttavia riuscito a recuperare la refurtiva. Dentro c’è anche il cellulare del 44enne, che sarà così rintracciato e arrestato.

Da quel gesto di Iboyi passa poco più di una settimana.
Pochi giorni dopo, mentre è lì davanti a vendere accendini, gli addetti dello store lo chiamano.

Ci sono delle carte che Iboyi dovrebbe firmare.
E’ il suo contratto di lavoro.
All’interno dello Store. Con tanto di divisa.

C’è da iniziare un nuovo cammino. Una nuova vita.

Grazie ala sua onestà, al suo coraggio, alla sua determinazione.
Grazie a un’azienda che ha guardato solo questo.
Non il nome, non il colore, non la lingua.

Così come dovrebbe sempre essere.
In un mondo non trascinato verso l’imbarbarimento da politici e loro lacchè pronti ad alimentare l’odio in nome del potere.

Emilio Mola

Romagna Democratica