Romagna, indennizzi ai balneari: il decreto in arrivo, attesa per i dettagli sulle compensazioni

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Cresce l’attesa nel settore balneare dopo l’annuncio del vicepremier Matteo Salvini sull’imminente decreto attuativo relativo agli indennizzi per i concessionari. Il provvedimento, previsto entro la fine del mese, è considerato un passaggio cruciale per tutelare le imprese che operano sulle spiagge italiane.

Maurizio Rustignoli, presidente della Fiba-Confesercenti, evidenzia l’importanza dell’intervento: “Le dichiarazioni del ministro rappresentano un segnale chiaro. Ora è fondamentale garantire che gli indennizzi siano equi e adeguati”. Rustignoli sottolinea tre aspetti chiave che stanno guidando la stesura della bozza di decreto:

  • Rivalutazione delle imprese: la necessità di aggiornare il valore economico delle concessioni, tenendo conto dell’investimento effettuato nel tempo.
  • Meccanismo di compensazione: l’obiettivo è far sì che, in caso di cessione, l’impresa uscente riceva un indennizzo adeguato.
  • Definizione delle modalità di pagamento: si punta a un sistema equilibrato, in cui il concessionario subentrante versi l’importo dovuto a quello uscente, garantendo un passaggio di testimone equo.

L’attuale normativa prevede un indennizzo pari al 20% del valore stimato, ma restano dubbi sulla sua effettiva applicazione e sulla tutela dei concessionari in uscita.

Nel frattempo, il ministro Salvini ha annunciato che, a partire da martedì, le associazioni di categoria verranno coinvolte nella discussione sulla bozza del decreto, già concordata con i ministeri competenti. Inoltre, il provvedimento sarà sottoposto a una valutazione preliminare della Commissione Europea, un passaggio ritenuto essenziale dal settore. L’obiettivo è quello di rendere operativo il decreto entro marzo, con la possibilità di eventuali aggiustamenti, ma con la chiara intenzione di riconoscere il valore delle imprese balneari attraverso criteri trasparenti e definiti.

Anche il presidente di Fipe, Lino Enrico Stoppani, ribadisce l’importanza di garantire un quadro normativo stabile per il comparto: “Il turismo balneare è un pilastro della nostra economia turistica. Servono regole chiare che permettano agli imprenditori di investire con fiducia e di continuare a offrire servizi di qualità”. Stoppani mette in guardia dai rischi legati all’incertezza normativa: “Senza un quadro certo, si compromette un patrimonio imprenditoriale che ha reso grande il nostro turismo costiero”.

L’attenzione ora è tutta sulle prossime mosse del governo e sul confronto con Bruxelles, che dovrà esprimersi sulle misure previste dal decreto.