Romagna, la Regione dichiara lo stato di crisi: misure straordinarie dopo il maltempo devastante

Dopo le raffiche impetuose e le grandinate che domenica scorsa hanno messo in ginocchio la costa romagnola, arriva la risposta della Regione Emilia-Romagna: dichiarato lo stato di crisi regionale per le aree colpite.
La decisione, ufficializzata ieri, lunedì 25 agosto, si è resa necessaria a fronte dei pesanti danni registrati su case, attività economiche e infrastrutture pubbliche lungo il litorale.

Il maltempo, caratterizzato da un violento down-burst, ha colpito duramente diverse località. Le raffiche di vento hanno superato i 100 chilometri orari, con punte record di 121,3 km/h a Rimini e oltre 106 km/h a Gatteo Mare. A ciò si sono aggiunte piogge intense e grandinate che hanno provocato allagamenti diffusi, cadute di alberi e gravi disagi alla circolazione stradale e ferroviaria, oltre a interruzioni nei servizi essenziali.

Un provvedimento per accelerare gli interventi

Il decreto firmato dal presidente della Regione, Michele de Pascale, resterà in vigore per 180 giorni e consentirà l’attivazione immediata di risorse e procedure straordinarie. L’obiettivo è duplice: mettere in sicurezza le aree colpite e ripristinare nel minor tempo possibile le condizioni di normalità.

Secondo quanto evidenziato dal presidente, la misura è indispensabile per coordinare al meglio la fase di emergenza e avviare la ripartenza senza ritardi. De Pascale ha rimarcato come la reazione delle comunità locali sia stata rapida ed efficace, ma anche che fenomeni meteorologici di questa portata non possono più essere considerati eccezionali. Una tendenza in crescita, che impone alla Regione di puntare con decisione su prevenzione, manutenzione e investimenti strutturali.

Comuni coinvolti

Lo stato di crisi riguarda diversi centri costieri:

  • Provincia di Ravenna: Cervia

  • Provincia di Forlì-Cesena: Cesenatico, Gatteo, Savignano sul Rubicone, San Mauro Pascoli

La dichiarazione segna l’avvio di un percorso di interventi urgenti, ma anche la conferma che la sfida del cambiamento climatico è ormai quotidiana: proteggere il territorio e le comunità diventa una priorità assoluta.